2016-10-31 15:20:00

I terremotati: chiediamo aiuto a Dio e fatti concreti allo Stato


La popolazione è stremata, ha paura, teme per la sua incolumità, ma non vuole perdere le terre in cui è nata, che sono state la culla per intere generazioni. Per una testimonianza diretta, Emanuela Campanile ha raggiunto telefonicamente ad Arquata del Tronto Fabio Cortellesi, membro della polizia di Stato di Arquata, volontario e lui stesso terremotato:

R. – Noi stiamo vivendo un periodo drammatico. Le nostre notti sono iniziate due mesi fa e da allora non finiscono. Noi abbiamo tanta paura che la terra ci si apra sotto i piedi. Non abbiamo più paura delle mura che cadono, che ormai sono diventate polveri, ceneri. Noi non abbiamo più nulla nella nostra comunità di Arquata del Tronto. Noi abbiamo perso Pescara del Tronto, Capodacqua, Tufo, Arquata del Tronto, tutte le altre fazioni sono inesistenti. Non abbiamo più nulla, non abbiamo più neanche la forza di pregare. Noi chiediamo un supporto a Dio affinché protegga le nostre idee e speranze, i nostri sogni. Abbiamo trascorso la notte in macchina e nelle strutture alberghiere che hanno potuto ospitarci. Però, siamo finiti.

D. - Lei è terremotato e anche soccorritore, una doppia veste in un contesto sempre più drammatico …

R. – Sì, oltre che soccorritore e terremotato sono anche un padre di famiglia. Adesso, noi chiediamo aiuto adesso solamente a Dio che abbiamo come punto di riferimento e a nessun altro. In questo momento abbiamo bisogno, nella quotidianità e immediatamente, di un aiuto economico. Ripeto, immediatamente! Oggi! Non promesse di interventi per recuperare i nostri paesi e le nostre strutture. Abbiamo necessità oggi! C’è tanta gente che ha perso il materiale per poter lavorare, oltre che il lavoro. Noi siamo disperati. Le belle parole che sentiamo da parte di tutte le persone che ci stanno aiutando, le rispettiamo e le stimiamo, però non servono più, non bastano più solo le parole. Non bastano più. Noi siamo volenterosi, non stiamo perdendo la calma, non l’abbiamo persa due mesi fa e non la perdiamo nemmeno ora, però ci troviamo in difficoltà. Chiediamo aiuto, noi come tutti i  nostri amici  qui vicino, e siamo migliaia! Da noi è sparito tutto. io abitavo a Capodacqua, di Arquata del Tronto non c’è più nulla, nulla.








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