Promuovere, proteggere, sostenere e rafforzare la famiglia in ogni modo, soprattutto in un momento in cui essa patisce molte difficoltà: questo lo scopo della Lettera pastorali diffusa dalla Conferenza episcopale dello Zimbabwe (Zcbc) a tutte le famiglie del Paese.
Compassione e vicinanza
“Desideriamo allietare, incoraggiare e riempire di speranza tutte le coppie di coniugi
e tutte le famiglie, manifestando loro apprezzamento, comprensione e sostegno”, si
legge nel documento episcopale. Riprendendo, poi, numerosi passi dell’Esortazione
apostolica post-sinodale “Amoris laetitia” di Papa Francesco, i presuli ricordano
l’importanza di mostrare “compassione e vicinanza alle fragilità di ogni persona”.
Curare le famiglie, non giudicarle
E ciò significa, per gli stessi vescovi, accompagnare le coppie sposate, “camminare
con loro, condividendone la gioia, ma anche le ansie e le preoccupazioni e portandone
i fardelli". “È drammatico – continuano i vescovi – che parroci e vescovi pensino
che sposare le persone sia solo un atto amministrativo”, perché ciò che occorre è
“la cura delle persone, piuttosto che il giudizio”.
Sessualità è parte integrante di ogni persona
Poi, i presuli si soffermano sulla sessualità: ribadendo che essa non è “puro istinto”,
bensì “parte integrante di ogni persona umana”, i vescovi affermano che ogni persona
“o è maschio o è femmine”. “L'uomo e la donna sono uguali nella loro dignità umana”,
anche se diversi dal punto di vista “fisico, psicologico, mentale e spirituale”. Nella
cultura occidentale, invece, “c’è la tendenza a sminuire le differenze ed a negare
l’unità nella diversità tra i sessi”, mentre “i giovani non vengono più aiutati ad
accettare la loro identità come uomini e donne”.
No alle unioni omosessuali
Per questo, i presuli sottolineano che “Dio ha creato l’uomo per la donna e la donna
per l’uomo”; pertanto, “le unioni tra persone dello stesso sesso non fanno parte del
disegno del Creatore”. Al contrario, gli uomini e le donne devono essere “complementari
e devono aiutarsi a vicenda”, “accettando la responsabilità l’uno per l’altro”. Questo,
infatti, scrivono i presuli, rende “il vero amore reciproco”; questa è “la gioia dell’amore”.
In quest’ottica, i vescovi dello Zimbabwe auspicano una maggiore educazione affettiva
per i giovani, affinché sappiano vivere “la sessualità all’interno del matrimonio
come una relazione duratura e fruttuosa” ed “espressione di amore reciproco e di fedeltà”.
(I.P.)
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