Sull’emergenza migranti si inaspriscono i toni tra Ungheria e Italia. “Roma ha difficoltà economiche – dice da Budapest il premier Orban – e non riesce a far fronte agli sbarchi in aumento. Immediata la replica del presidente del Consiglio Renzi che aferma la parità di diritti e doveri tra i Paesi membri dell’Unione Europea. Intanto Bruxelles continua la valutazione della situazione economica dell’Italia. Il servizio di Giancarlo La Vella:
“L'Italia ha difficoltà di bilancio con un deficit che aumenta, mentre arrivano
in massa i migranti, con spese ingenti. Renzi ha tutte le ragioni di essere nervoso”.
Queste le forti dichiarazioni del capo del Governo di Budapest, evidentemente poco
gradite a Palazzo Chigi. “Orban ha una visione dell'Italia non esatta – ha replicato
Renzi –. Non è vero che l'Italia è in difficoltà. O l'Europa, Ungheria compresa, –
ha detto ancora – prende atto degli impegni che Bruxelles ha firmato e si fa carico
dei migranti o l'Italia metterà il veto su qualsiasi bilancio, che non contempli pari
oneri e onori”. Insomma, l’emergenza immigrazione, con un bilancio di arrivi sempre
più in aumento, continua a dividere l’Unione Europea, che non riesce a trovare una
posizione unitaria. Ne è una prova la controrisposta di Orban, che si oppone alle
quote obbligatorie di ripartizione dei migranti, con la possibilità di interpellare
la Corte di
Giustizia europea e chiamare in causa la Commissione di Bruxelles. Intanto, dopo la
lettera inviata dal ministro dell’Economia Padoan all’Unione. Bruxelles risponde:
"Valuteremo la situazione dell’Italia e altri quattro Paesi". La spesa per affrontare
il fenomeno dei migranti – aveva scritto Padoan - potrebbe arrivare a 4 miliardi e
200 milioni di euro nel 2017. Mentre i costi legati al sisma ammontano a 2 miliardi
e 800 milioni per un totale di 7 miliardi di euro.
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