2016-10-23 13:07:00

Giubileo Corali, Fisichella: il canto è una forma di evangelizzazione


Sono giunti in 10mila da tutto il mondo per il Giubileo delle Corali e degli Animatori Liturgici. La manifestazione, organizzata dalla Nova Opera Onlus e dal Coro della Diocesi di Roma, ha preso il via venerdì e si è conclusa questa domenica, con la Messa nella Basilica di San Pietro presieduta da mons. Rino Fisichella e la partecipazione all’Angelus in Piazza San Pietro, dove il Papa ha rivolto alle corali presenti un saluto particolare. Il servizio di Eugenio Murrali:

Sono arrivate a Roma portando la gioia del canto le corali che hanno preso parte alle giornate loro dedicate, nell’ambito del Giubileo della Misericordia. E di misericordia ha parlato, nella sua omelia, il presidente del Pontificio Consiglio della Nuova Evangelizzazione, mons. Rino Fisichella. Sullo sfondo della parabola del fariseo e del pubblicano, che si rivolge a Dio chiedendo con poche parole “Abbi pietà di me”, l’arcivescovo ha ricordato ai fedeli presenti a San Pietro – coristi, cantori, animatori liturgici – la forza del canto:

"Il nostro servizio è quello del canto, che non è una cosa secondaria, nella vita della Chiesa. Il canto può essere realmente una forma di nuova evangelizzazione".

Mons. Fisichella ha poi citato Sant’Agostino, che, nelle “Confessioni”, descrive così il ruolo del canto nella sua conversione:

"Quando mi tornano alla mente le lacrime che canti di chiesa mi strapparono ai primordi della mia fede, e alla commozione che ancora oggi suscita in me non il canto, ma le parole cantate, se cantate con voce limpida e la modulazione più conveniente, riconosco profondamente l'utilità di tutto questo. Un canto fatto a Dio strappa le lacrime della conversione, perché può commuovere il cuore, può renderlo più vicino a Dio".

Il presule ha inoltre insistito sulla gioia e ha citato l’antico “Pastore di Erma” dove si legge che “la preghiera dell’uomo triste non ha la forza di giungere all’altare di Dio”. Ha poi aggiunto, tornando alle parole del vescovo di Ippona:

"Ognuno chiede in quale modo cantare a Dio: canta a Lui, ma canta bene (Canta nel giubilo: questo lo aggiungo io - dice mons. Fisichella). Canta nel giorno del tuo giubileo, ma canta nel giubilo: giubilo-giubileo, è la stessa terminologia".

E ha concluso, ancora con Sant’Agostino:

"Canta. Canta e cammina. Canta e cammina. Non fermarti. Non uscire di strada. Non volgerti indietro: rivolgiti al Signore. Canta e cammina. E possa la tua vita essere sempre un canto di lode al Signore'".








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