“Com’è bello sognare con le nuove generazioni una Chiesa e un Paese capaci di apprezzare e sostenere storie di amore esemplari e umanissime, aperte a ogni vita, accolta come dono sacro di Dio anche quando al suo tramonto va incontro ad atroci sofferenze; solchi fecondi e accoglienti verso tutti, residenti e immigrati”. È un passaggio del Messaggio del Consiglio permanente Cei – dal titolo ““Donne e uomini per la vita nel solco di Santa Teresa di Calcutta” – per la 39ª Giornata Nazionale per la vita (5 febbraio 2017).
Ascoltare il grido nascosto dei piccoli innocenti cui è preclusa la luce
di questo mondo
Santa Teresa - ricorda il testo ripreso dall'agenzia Sir - “c’insegna ad accogliere
il grido di Gesù in croce: ‘Nel suo ‘Ho sete’ (Gv 19,28) possiamo sentire la voce
dei sofferenti, il grido nascosto dei piccoli innocenti cui è preclusa la luce di
questo mondo, l’accorata supplica dei poveri e dei più bisognosi di pace’. Gesù è
l’Agnello immolato e vittorioso: da Lui sgorga un ‘fiume di vita’ (Ap 22,1.2), cui
attingono le storie di donne e uomini per la vita nel matrimonio, nel sacerdozio o
nella vita consacrata religiosa e secolare”.
Il sogno di Dio si realizza nella storia con la cura dei bambini e dei
nonni
Il testo del Messaggio cita Papa Francesco quando afferma che “Il sogno di Dio si
realizza nella storia con la cura dei bambini e dei nonni. I bambini ‘sono il futuro,
sono la forza, quelli che portano avanti. Sono quelli in cui riponiamo la speranza’;
i nonni ‘sono la memoria della famiglia. Sono quelli che ci hanno trasmesso la fede’”.
“Quando il Papa commenta la Parola di Dio al mattino o quando tiene discorsi nei vari
viaggi apostolici, non manca di incoraggiare a sognare in grande”, e pure alle famiglie
“ricorda loro che il sogno di Dio “continua a realizzarsi nei sogni di molte coppie
che hanno il coraggio di fare della loro vita una famiglia”.
Facciamo che ogni singolo bambino sia desiderato
Avere cura di nonni e bambini – prosegue il Messaggio – “esige lo sforzo di resistere
alle sirene di un’economia irresponsabile, che genera guerra e morte. Educare alla
vita significa entrare in una rivoluzione civile che guarisce dalla cultura dello
scarto, dalla logica della denatalità, dal crollo demografico, favorendo la difesa
di ogni persona umana dallo sbocciare della vita fino al suo termine naturale”, come
“ripete ancora oggi Santa Teresa di Calcutta con il famoso discorso pronunciato in
occasione del premio Nobel 1979: ‘Facciamo che ogni singolo bambino sia desiderato’”.
(R.P.)
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