2016-10-20 12:51:00

Presidenziali Usa: Clinton avanti su Trump dopo ultimo dibattito


La campagna per le presidenziali americane del 2016 si avvia verso la conclusione. Queste elezioni saranno ricordate anche per gli attacchi verbali che si sono scambiati i candidati dei due principali partiti politici, Hillary Clinton, per quello democratico, Donald Trump, per quello repubblicano. Nello stesso giorno delle elezioni presidenziali si rinnoveranno anche 34 seggi su 100 del Senato e tutti i 435 seggi della Camera dei Rappresentanti. Andrea Walton ha intervistato il prof. Fernando Fasce, americanista dell'Università di Genova:

R. – Ci sono state campagne molto dure, molto cattive e anche con molta propaganda negativa, che tendeva cioè a demonizzare l’avversario, però come questa - direi - mai viste! E una parte considerevole della responsabilità è da attribuirsi al candidato Donald Trump.

D. – Quali sono i temi concreti, al di là degli scontri e degli insulti, che sono emersi da questa campagna presidenziale?

R. – I temi concreti? Mi sembra che siano – da un lato – una proposta politica, che è quella della Clinton, di proseguire sulla strada di una moderata politica di centro-sinistra, quale quella attivata dal presidente Obama - e quindi con la difesa di alcune garanzie relative allo stato sociale, la preoccupazione per il ceto medio, la preoccupazione e l’attenzione a questioni come quelle dei diritti delle minoranze e delle donne - e poi una politica estera che dovrebbe essere in continuità con quella obamiana; dall’altra parte – e bisogna dire la verità – è mancata una chiara linea politica, se non quella di invocare le ragioni di chi è ingiustamente rimasto indietro, dal punto vista economico e sociale, negli ultimi anni: sto parlando naturalmente di Donald Trump…

D. – Donald Trump ha qualche realistica possibilità di vittoria?

R. – Stando alla situazione attuale e vedendo i sondaggi e vedendo anche l’andamento di questo ultimo dibattito, nel corso del quale nessuno dei due è riuscito ad assestare il colpo definitivo, Clinton è sostanzialmente riuscita ad evitare gli attacchi più duri, costringendo Trump a questo grosso scivolone: dire che non sa se accetterà l’esito delle elezioni. Così a priori, è davvero un grosso scivolone politico! Quindi anche alla luce di tutto questo pare che le fortune di Trump siano in caduta, però – come sempre – sondaggi e previsioni hanno spesso, anche fino all’ultimo minuto, deluso nelle aspettative. Quindi il mio orientamento sarebbe quello della cautela, anche se direi che a questo punto c’è decisamente una posizione di vantaggio di Hillary Clinton.

D. – Al di là dello scontro per le presidenziali, quanto conta il rinnovo dei seggi per il Senato e della Camera dei Rappresentanti che si svolgerà lo stesso giorno?

R. – Questo conta molto! Si tratta di vedere, appunto, verso che situazioni si potrà andare ed è questo credo che, a questo punto, preoccupi maggiormente i repubblicani. Si dice che la Camera potrebbe essere ancora controllata dai Repubblicani, mentre il Senato è molto più aperto…








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