2016-10-19 12:41:00

Turkson: microcredito non diventi speculazione a danno dei poveri


Il futuro dell’umanità si gioca sul “protagonismo dei poveri”, così il cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, nel suo intervento, stamane a Roma, al III Forum europeo della Microfinanza, sul tema “Economia sociale di mercato, accesso al credito e lotta alla povertà”. Il servizio di Roberta Gisotti:

Un progresso “più salutare, più umano, più sociale, più integrale”, che tenga in primo piano i principi fondanti della Dottrina sociale della Chiesa: “il bene comune, la solidarietà e la sussidiarietà”. Riprendendo le parole di Papa Francesco, il cardinale Tukson ha auspicato una “moderna economia sociale di mercato” per fronteggiare “disoccupazione generalizzata”, “crescita delle disuguaglianze e “degrado ambientale”. Essenziale è che “la persona umana” sia il “fulcro” di un  sistema”, dove “tutti siano inclusi nella vita economico-sociale” e dove “la creatività sia apprezzata e protetta”.

Da qui l’”importanza cruciale” di strumenti come la microfinanza e il microcredito, che hanno “un impatto economico ma anche sociale e culturale”. Qui infatti – ha sottolineato il porporato - “è la solidarietà a prendere il posto” di “garanzie personali o reali”, richieste dal credito ordinario, favorendo “una cultura della sussidiarietà”, accordando ai più poveri la fiducia di poter “onorare gli impegni presi”, sperimentando la propria dignità, al pari di tutti gli altri cittadini, partecipi di un progresso sociale. I poveri possono dunque giocare un ruolo protagonista nei cambiamenti nazionali, regionali e globali. “Non sminuitevi!”, li ha incoraggiati Papa Francesco, nell’incontro mondiale con i Movimenti popolari, nel luglio 2015 in Bolivia.

Quindi un forte monito del cardinale Turkson: “sarebbe moralmente inaccettabile se questi strumenti, che si sono rivelati così importanti per la promozione della dignità dei più poveri, venissero ricondotti all’interno della logica della massimizzazione del profitto che caratterizza il settore del credito nel suo insieme. Sarebbe drammatico - ha denunciato il porporato - se, a fronte della crisi che in molti Paesi devono affrontare gli istituti di credito tradizionali, il microcredito finisse per diventare una ghiotta opportunità per allargare il perimetro del business della finanza a scopo speculativo”.








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