2016-10-17 19:55:00

Offensiva su Mosul. Onu lavora a campi per 400mila sfollati


Continua in Iraq l’offensiva finale per liberare la città di Mosul nelle mani dell’Is dal 2014. In campo oltre l'esercito iracheno, anche i Peshmerga curdi e le milizie sciite: probabile che i combattimenti proseguiranno per settimane. Il timore maggiore è per i civili: l’Onu fa sapere che a breve saranno pronti campi di accoglienza per circa 400 mila profughi .Il servizio di Gabriella Ceraso:

   

Si avvicina nel nord dell’Iraq la liberazione di Mosul, roccaforte jihadista principale insieme a Raqqa e Deir Ezzor e centro petrolifero tanto ambito dal governo e dai curdi iracheni. "La sconfitta dei terroristi è imminente" dice il presidente iracheno; "ci vorrano settimane" lo correggono i comandanti statunitensi che supportano le operazioni dall’alto. L’Is, dal canto suo, si protegge con l’uso di kamikaze lanciati contro le prime linee. Le difficoltà dunque sono molteplici: Mosul è blindata e riempita di tunnel preparati per esplodere e la popolazione civile, circa 1 milione e mezzo di persone, è quella che rischia di più. L'Onu lancia l'allarme e si prepara ad allestire campi di accoglienza almeno per 400mila profughi. La difficoltà dell’offensiva su Mosul è data anche dall' eterogenità del fronte che combatte l’Is ciascuno con i propri interessi.Oltre all’esercito iracheno, ci sono 9000 sciiti in parte sostenuti da Teheran, 4000 peshmerga curdi che avanzano da nord est insieme a 3000 soldati sunniti addestrati dai turchi. Di certo, ha detto il premier al Abadi, una volta sfondate le linee jihadiste, in città entreranno solo esercito e polizia governativi. Ma le prossime ore saranno fondamentali, poi il 25 ottobre a Parigi sarà la volta della riunione dei ministri della Difesa della coalizione guidata dagli Stati Uniti per stabilire ulteriori passi.








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