Ispirati da Papa Francesco, i giovani universitari cattolici di Seoul si sono dedicati in questi giorni all’evangelizzazione di strada. La Federazione degli studenti cattolici della città, infatti, ha organizzato il Pax Festival a Sinchon, uno dei quartieri più vivaci della capitale, pieno di locali e punti di ritrovo per i giovani. L'evento è stato caratterizzato da attività di ascolto e dialogo, da performance musicali, teatrali e di danza realizzate in strada e si è concluso con una Messa celebrata all’aperto.
Ispirati dalle
parole di Papa Francesco in Corea
I partecipanti sono stati ispirati dalle parole di
Papa Francesco che, visitando la Corea del Sud nell’agosto 2014, li ha invitati a
“svegliarsi e andare avanti” nel donare il Vangelo. Per questo migliaia di ragazzi
e ragazze - riferisce l’agenzia Fides - hanno scelto attività di “evangelizzazione
di strada”. Attraverso la testimonianza cristiana pubblica - ha sottolineato Clara
Oh Yu-jung, presidente della Federazione degli studenti cattolici - “speriamo di incoraggiare
i ragazzi a sentirsi orgogliosi della loro fede cattolica e a donarla agli altri”.
Secondo padre Peter Choi Bong-yong, assistente della Federazione “Pax Festival” è
un modo per portare il messaggio di Gesù al mondo: “parlando del Vangelo a persone
non cattoliche, gli studenti si rendono conto che la cosa più preziosa che posseggono
è la fede”. Il movimento studentesco cattolico
è iniziato nel 1954 con la fondazione della Korean Catholic Student Association. Oggi
la Federazione degli studenti cattolici conta circa 1.200 soci, provenienti da trentasei
università di Seoul.
Nei mesi scorsi nominati 35 giovani missionari
della misericordia
Il Festival non è l’unica iniziativa giovanile promossa
dall’arcidiocesi di Seoul. Nei mesi scorsi, per incoraggiare e responsabilizzare i
giovani nell’anno del Giubileo, il Dipartimento per le vocazioni e per la gioventù
ha nominato un gruppo di studenti delle scuole medie e superiori della capitale “giovani
missionari della misericordia”, con l’obiettivo di aiutare i loro coetanei in ogni
circostanza della vita: difficoltà nello studio, materiali e spirituali. “I giovani
saranno un esempio di fede per i loro coetanei - ha spiegato padre Stephan Kim Sung-hoon,
responsabile del dipartimento - e crediamo vi sia una grande differenza tra la predicazione
che può fare un prete e le parole che può dire un amico”. (L.Z.)
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