2016-10-08 18:06:00

Francesco: Maria indica il percorso, insegna ad essere discepoli


La preghiera del Rosario non ci allontana dalle preoccupazioni della vita, ma ci chiede di incarnarci nella storia di tutti i giorni per saper cogliere i segni della presenza di Cristo in mezzo a noi. Così il Papa ieri sera durante la veglia di preghiera del Giubileo Mariano in Piazza San Pietro. “Maria – ha detto Francesco – ci permette di comprendere cosa significa essere discepoli di Cristo”. Il servizio di Paolo Ondarza:

Presenti delegazioni di 94 santuari mariani
Odigitria, Madre che indica il percorso. Francesco insieme ai tanti fedeli giunti in Piazza San Pietro per il Giubileo Mariano invoca così Maria al termine della recita del Rosario. Sul sagrato le varie statue della Vergine venerate in 94 Santuari mariani di diversi Paesi del mondo, giunte in processione da via della Conciliazione. Tra queste, testimonianza di grande speranza, anche quella di Amatrice. Intensa e raccolta la preghiera dei misteri gloriosi: Risurrezione, Ascensione, Pentecoste, Assunzione di Maria e la sua Incoronazione a Regina del Cielo e della terra. Il pensiero va alle attese e alle sofferenze dell’umanità di oggi in special modo alle vittime dell’uragano Matthew ad Haiti.

“La preghiera del Rosario è, per molti aspetti, la sintesi della storia della misericordia di Dio che si trasforma in storia di salvezza per quanti si lasciano plasmare dalla grazia”.

Maria ci indica cosa vuol dire essere discepoli
Il Rosario – ha detto il Papa – non ci allontana dalle preoccupazioni della vita, al contrario ci chiede di incarnarci nella storia di tutti i giorni per saper cogliere i segni della presenza di Cristo tra noi, nel servizio ai fratelli e nell’evangelizzazione:

“Siamo discepoli, ma anche missionari e portatori di Cristo, là dove Lui ci chiede di essere presente. Pertanto, non possiamo rinchiudere il dono della sua presenza dentro di noi”.

Maria, prescelta per essere la Madre, ci indica cosa vuol dire essere discepoli: il suo primo atto – ha spiegato il Papa – è stato porsi in ascolto di Dio nell’annuncio dell’angelo, nell’accoglienza del mistero della maternità divina, nel serbare tutto nel cuore. Ma non basta solo ascoltare:

“Questo è certamente il primo passo, ma poi l’ascolto ha bisogno di tradursi in azione concreta. Il discepolo, infatti, mette la sua vita al servizio del Vangelo”.

Maria infatti si reca da Elisabetta per aiutarla nella gravidanza; dà alla luce il Figlio di Dio; sta sotto la Croce e diviene Madre della Chiesa; dopo la Risurrezione rincuora gli Apostoli riuniti nel Cenacolo in attesa dello Spirito Santo. In tutta la sua vita Maria – ha detto Francesco – ha realizzato quanto è chiesto alla Chiesa di compiere in memoria perenne di Cristo:

Maria, espressione della divina misericordia
“Nella sua fede, vediamo come aprire la porta del nostro cuore per obbedire a Dio; nella sua abnegazione, scopriamo quanto dobbiamo essere attenti alle necessità degli altri; nelle sue lacrime, troviamo la forza per consolare quanti sono nel dolore. In ognuno di questi momenti, Maria esprime la ricchezza della divina misericordia, che va incontro ad ognuno nelle necessità quotidiane”.

“Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio”. Con la più antica preghiera mariana che i cristiani recitavano nei momenti di difficoltà e martirio il Papa ha invocato la Vergine, protezione, aiuto e benedizione per ogni giorno della vita.








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