E’ stato rapito il rettore del Seminario maggiore di Tansi, padre Emmanuel Dim. Lo ha riferito padre Hyginus Aghaulor, direttore delle Comunicazioni sociali della diocesi di Nnewi, nello Stato Anambra, nella Nigeria sud-orientale.
L'attacco dei pastori Fulani
Secondo padre Aghaulor, alle 19 di lunedì scorso, lungo la strada Nkpologwu/Nimbo
nello Stato di Enugu, alcuni pastori Fulani pesantemente armati hanno bloccato l’automobile
sulla quale viaggiava padre Dim insieme ad altri due sacerdoti. “I tre preti stavano
tornando da Nsukka a Onitsha e a Nnewi, quando sono stati attaccati”.
I vescovi vietano qualsiasi riscatto per il sequestro di sacerdoti
Nell’assalto - riferisce l'agenzia Fides - sono rimasti feriti gli altri due sacerdoti,
in maniera più leggera padre Ezeokana che insegna sia al Seminario Maggiore di Onitsha
sia alla Nnamdi Azikiwe University di Awka. Mentre “padre Chukwuemeka, cappellano
del San Camillus de Lellis College of Health Science, presso la Nnamdi Azikiwe University,
a Nnewi, è stato colpito alla testa da colpi di arma da fuoco ed è stato trasferito
dall’ospedale di Enugu a quello di Nnewi”. Padre Dim è ancora nelle mani dei suoi
rapitori, che hanno chiesto un riscatto di 2,5 milioni di Naira. “La Conferenza episcopale
della Nigeria ha vietato il pagamento di qualsiasi riscatto nel caso del rapimento
di sacerdoti” ha precisato padre Aghaulor.
Altri attacchi contro uomini di chiesa
Padre Aghaulor denuncia che “lo stesso 26 settembre, anche un padre vincenziano il
cui nome deve essere ancora confermato, è stato rapito insieme a suo fratello lungo
la strada Abuja-Lokoja; un altro sacerdote cattolico, padre Emmanuel Ugwu, venne rapito
il 9 agosto 2014 lungo la strada Ugwuogo-Nike-Opi, mentre poche settimane fa un seminarista
è stato ucciso a sangue freddo ad Attakwu, nello Stato di Enugu”. “Uno inizia a chiedersi
se i preti cattolici sono diventati una specie a rischio” ha rincarato il direttore
delle Comunicazioni sociali.
La Chiesa denuncia: i militari proteggono gli oleodotti e non le persone
Secondo Padre Aghaulor le autorità degli Stati meridionali e il governo federale non
stanno facendo nulla per proteggere gli abitanti dalle violenze dei pastori Fulani:
“Mentre la gente innocente è lasciata senza protezione, vediamo i militari proteggere
gli oleodotti nel Delta del Niger, come se il petrolio fosse più importante delle
persone. Perché la popolazione deve essere uccisa senza motivo nella propria terra?”.
(L.M.)
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