2016-09-26 08:01:00

Siria, stallo negoziati Onu. Ban Ki-moon: stop a guerra crudele


Stallo nei negoziati per la pace in Siria, nonostante gli appelli del Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon e dell’inviato speciale nel Paese, De Mistura. Stati Uniti e Russia non trovano un accordo per una nuova tregua e piovono accuse di crimini di guerra su Mosca. Intanto la situazione di conflitto si fa ogni giorno più insopportabile per la popolazione civile siriana, specie ad Aleppo sotto le bombe. Il servizio di Roberta Gisotti

“Per quanto tempo ancora – si è chiesto Ban Ki-moon – tutti coloro che hanno influenza in Siria permetteranno che continui tanta crudeltà!” “Che scuse ci sono - ha denunciato – per non intraprendere un’azione decisa che fermi il caos?” Ma nel Consiglio di Sicurezza dell’Onu, riunito ieri, è stato un dialogo tra sordi, e sono rimaste lettera morta le richieste di De Mistura per rinnovare il cessare il fuoco, consegnare gli aiuti umanitari ed evacuare i feriti ad Aleppo, dove 270 mila persone sono sotto assedio da 20 giorni, non saranno “tutti terroristi”, ha esclamato il mediatore Onu, deplorando l’inerzia nel portare i soccorsi. E mentre si muore ogni giorno sotto le bombe - 23 le vittime ieri sotto nelle zone controllate dai ribelli anti-Assad -  al Consiglio di Sicurezza la priorità sembrano essere le accuse rivolte a Mosca da Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia. Washington accusa Mosca di praticare in Siria “barbarie, non antiterrorismo”, Londra parla di partnership con Damasco nel commettere “crimini di guerra” e Parigi tira dentro anche la corresponsabilità dell’Iran. Mosca non si scompone e l’ambasciatore all’Onu risponde: “portare la pace in Siria è un compito quasi impossibile.”

 








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