E’ stata la giornata di Virginia Raggi al raduno dei Cinque Stelle a Palermo. Per la sindaca il Movimento Cinque Stelle è attaccato per ogni cosa e “la cosa vergognosa – ha detto - è che è proprio il premier ad attaccarci, Renzi che non ha rottamato nessuno". Giampiero Guadagni
E’ stato soprattutto il giorno di Virginia Raggi alla kermesse 5 Stelle di Palermo. Al suo arrivo la sindaca di Roma è stata acclamata dai militanti che le hanno fatto scudo anche con spinte e insulti ai giornalisti. E dal palco la Raggi ha scandito: ci dipingono divisi, invece siamo più uniti che mai. Poi un altro duro attacco al premier Renzi: non ha rottamato nessuno, governa con i Montezemolo, i Malagò, i Berlusconi, i Verdini. Con il no al referendum costituzionale vedranno la loro fine. E hanno tremato per il nostro forte no alle Olimpiadi, aggiunge la Raggi che proprio a proposito della sua città ha detto: Roma è devastata, la ricostruiremo. La nostra giunta è al lavoro, presto -ha assicurato- il nome dl nuovo assessore al Bilancio. Io non mollo, ha ribadito la sindaca con riferimento al controverso inizio del suo mandato.
In mattinata il faccia a faccia con Beppe Grillo, che ieri ha annunciato: torno ad essere il capo politico del Movimento, prenderò io le decisioni. Superato così il direttorio, a fianco di Grillo un tridente formato da Di Maio, Di Battista e Davide Casaleggio, il figlio di Gianroberto, lo scomparso cofondatore del Movimento. E stasera, concludendo la manifestazione, Grillo ha di nuovo attaccato la stampa: un atto di accusa condiviso con Julian Assange, fondatore del sito web Wilileaks, intervenuto in collegamento via skype.
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