2016-09-23 14:01:00

Germania: plenaria vescovi su Europa, rifugiati ed ecumenismo


“C’è sempre meno fiducia, nell’opinione pubblica, che l’Europa sia in grado di dare risposte alle sfide politiche attuali, dopo che gli egoismi nazionali e la mancanza di disponibilità al compromesso da parte degli Stati membri hanno portato l’Ue a una profonda crisi”: questa nella lettura dei vescovi tedeschi la situazione dell’Europa dopo la cosiddetta “Brexit”, ovvero l’uscita del Regno Unito. Lo riferisce il loro presidente e cardinale di Monaco Reinhard Marx, che ieri in conferenza stampa ha presentato i risultati dei lavori dell’Assemblea plenaria svoltasi a Fulda dal 19 al 22 settembre.

L’Ue sia un progetto di pace e di riconciliazione
La Brexit “pone molte domande per la sopravvivenza e lo sviluppo dell’Ue”, dicono i vescovi, citati dall’agenzia Sir, che tornano a “sottolineare il significato dell’Unione come progetto di pace e di riconciliazione” e rinnovano il loro impegno “a prendere parte in modo attivo al dibattito sul futuro dell’Ue” ed a “continuare a lavorare con decisione per l’integrazione europea come progetto di pace e di unità”. Tra le questioni discusse dai vescovi nel corso della plenaria, anche il dibattito “preoccupante” sull’opportunità di “rendere possibile la sperimentazione farmaceutica su persone incapaci di intendere e di volere”, per scopi di ricerca di fatto “non orientati a progressi nella lotta contro malattie quali la demenza”.

Riflessione sull’Amoris laetitia, “stimolo all’evangelizzazione”
Al vaglio dell’Assemblea, inoltre, un testo di prossima pubblicazione su “Formazione ai media e giustizia partecipativa”, riguardante le sfide della digitalizzazione, perché “i valori etici e morali e gli standard culturali del mondo analogico valgono anche per quello digitale”. Poi, i presuli si sono soffermati sull’Esortazione apostolica post-sinodale di Papa Francesco “Amoris laetitia sull’amore della famiglia”, un documento che è “uno stimolo all’evangelizzazione”, “apprezzato” per “il suo significato teologico e pastorale” e per “il nuovo impulso” che offre alla Chiesa tedesca “sui temi da affrontare”.

L’aiuto per i rifugiati
Nei quattro giorni di lavoro ai 66 vescovi tedeschi è stata presentata, inoltre, la nuova traduzione interconfessionale della Bibbia, frutto del lavoro di circa dieci anni e della collaborazione di quasi 50 esegeti. Come di consueto, poi, c’è stato un aggiornamento sulla situazione dei rifugiati: nei primi 7 mesi del 2016, le 27 diocesi tedesche hanno devoluto 52,2 milioni di euro a progetti in patria e 27,3 milioni nelle regioni in crisi. 28 mila, inoltre, sono i rifugiati accolti in strutture ecclesiali in Germania. A tal proposito, la plenaria ha avuto modo di ascoltare la testimonianza dell’arcivescovo cattolico caldeo di Erbil, Bashar Warda, che ha riferito della drammatica situazione dei cristiani in Iraq ed ha ringraziato per l’aiuto economico ricevuto dalla Germania.

Gli eventi in programma per il 500.mo della Riforma
Infine, guardando al prossimo anno, in particolare al 500.mo anniversario della Riforma luterana, il card. Marx ne ha ribadito l’importanza anche per i cattolici, in quanto “festa comune di Cristo”. Numerosi gli eventi in programma: dal 16 al 22 ottobre prossimo, nove vescovi della Chiesa cattolica e nove della Chiesa evangelica andranno in pellegrinaggio in Terra Santa, culla del cristianesimo, “per rinnovare il loro impegno alla sequela di Gesù nonostante le divisioni”. Un secondo momento sarà incentrato sulla Sacra Scrittura, a febbraio 2017, per fare memoria del “Cristo che si è fatto Parola di Dio”. A marzo, poi, a Hildesheim con una solenne “celebrazione di riconciliazione” si cercherà la “reciproca comprensione” degli sviluppi ecclesiali derivati dalla Riforma.

Possibile cooperazione cattolico-luterana nelle scuole
Questi momenti, spiegano i vescovi tedeschi, potranno “dare la forza ai cristiani per affrontare le sfide di oggi nella società”, che saranno oggetto di un incontro ecumenico nel settembre 2017, organizzato dagli organismi episcopali e laicali delle due Chiese tedesche. A tal proposito, la plenaria ha discusso anche della possibile cooperazione tra cattolici ed evangelici per l’insegnamento della religione nelle scuole. (I.P.)








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