2016-09-20 11:42:00

Dal Nepal la più toccante colletta per Amatrice


E’ una donazione di 1.000 euro ma il suo reale valore è di gran lunga superiore. Si tratta della donazione alla quale hanno partecipato gli abitanti di un povero paese nepalese per promuovere la ricostruzione di Amatrice, uno dei Comuni più colpiti dal terremoto dello scorso 24 agosto. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Gesù, seduto di fronte al tesoro del tempio, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Una vedova povera, vi gettò due monetine. Allora Gesù disse ai discepoli:  “Questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva”. Questa pagina del Vangelo di Marco si è rinnovata non a Gerusalemme ma a Bodgaun, paese sulle pendici dei monti del Nepal.

Dal Nepal straordinario esempio di generosità
La protagonista di una contemporanea e toccante pagina di solidarietà non è una donna povera. I protagonisti sono gli abitanti di questo villaggio nepalese che vivono, o meglio sopravvivono, con poco più di due euro al giorno. Sono sopravvissuti al devastante sisma che lo scorso 24 aprile ha scosso il loro villaggio e il Nepal provocando oltre 10 mila vittime. E dopo aver appreso la notizia del terremoto dello scorso 24 agosto nel centro Italia hanno deciso, attraverso la fondazione “Jay Nepal”, di raccogliere una somma di denaro da destinare ad Amatrice, uno dei comuni più colpiti dal sisma che quasi un mese fa ha causato, in Italia, la morte di 297 persone.

Bodgaun, paese del Nepal solidale con Amatrice
Alla colletta gli abitanti di Bodgaun hanno partecipato con straordinario spirito di generosità. Tutti, non avendo nulla di superfluo, hanno donato più di quello che potrebbero. Ed è stata raggiunta la cifra di circa 1.000 euro, pari allo stipendio medio di un anno. Non una somma esigua, come i paragoni con altre collette più sostanziose potrebbero far pensare erroneamente. Chi ha donato non ha pensato a quanto possiede, ma alla sofferenza della popolazione di un piccolo paese italiano che, come il Nepal, ha vissuto il dramma del terremoto. Quella della popolazione di Bodgaun, come nel caso della povera vedova del Vangelo di Marco, non è quindi una colletta marginale ma una donazione straordinaria perché fatta veramente con il cuore.








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