E’ di fatto fallita la tregua in Siria, dove anche nelle ultime ore si sono susseguiti scontri e attacchi tra le diverse fazioni. Intanto è alta la tensione tra Russia e Stati Uniti, dopo il bombardamento da parte americane di forze di Damasco. Mosca chiede la riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Le tensioni tra Russia e Stati Uniti decretano, purtroppo, la fine della tregua, già più volte violata in Siria. Stamani aerei turchi hanno bombardato postazioni dell’Is nella parte Nord del territorio siriano. Mosca, intanto, ha chiesto la convocazione del Consiglio di Sicurezza dopo che in un attacco aereo statunitense sono rimasti uccisi 62 soldati siriani.
Scontro diplomatico Usa-Russia, nuovi raid delle forze di Damasco
Washington ha parlato di un errore, ma immediate sono giunte le proteste del governo
di Assad e del Cremlino che accusano la Casa Bianca di fare il gioco del sedicente
Stato Islamico. La tregua, scattata lunedì scorso, dunque, sembra sbriciolarsi ora
dopo ora e a farne le spesse è ancora una volta la popolazione civile soprattutto
nella martoriata città di Aleppo dove, secondo gli attivisti anti-regime, jet di Damasco
hanno colpito i quartieri orientali facendo "diverse vittime civili".
Siria in primo piano all’Onu assieme alla crisi migratoria
Anche la città di Daraa, a Sud della capitale è stata bombardata a colpi di mortaio,
provocando 8 vittime civili. Sembrano così cadere nel vuoto gli accorati appelli dell’inviato
dell’Onu, Staffan de Mistura, che nei giorni scorsi aveva chiesto di non infrangere
il cessate-il-fuoco per consentire l’arrivo di aiuti umanitari alle popolazioni stremate
dal conflitto. La guerra in Siria sarà assieme alla Libia tra i temi forti dell’assemblea
generale dell’Onu che si apre oggi al Palazzo di Vetro. Una sessione incentrata sull’emergenza
migratoria con un vertice speciale sui rifugiati, fortemente voluto dal segretario
generale Ban Ki-moon.
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