2016-09-16 11:36:00

Acli: l'Italia rilanci le riforme, a partire dalla Costituzione


Prosegue il calo del costo del lavoro in Italia, che si dimostra tra i Paesi più virtuosi in Europa. Lo comunica Eurostat. Nella zona euro il costo orario del lavoro  nel secondo trimestre è salito dell’ 1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, mentre in Italia è sceso dell'1,1%. E il lavoro è tra i temi al centro dell’annuale convegno di studi delle Acli, in corso a Roma fino a domani. Per le Associazione Cristiane dei Lavoratori va rafforzato il processo delle riforme. Alessandro Guarasci:

Un Paese fermo, con un Pil che quest’anno non andrà oltre l’1%, una disoccupazione che fa fatica a scendere sotto l’11%. Dunque, per le Acli, l’Italia deve ripartire dalla sua anima popolare e rilanciare le riforme per il bene di tutto il Paese. A cominciare dalla riforma della cittadinanza, da quella sui partiti per una vera selezione della classe dirigente, per l’introduzione del reddito di inclusione. Bisogna dare una speranza a quel 40% di ragazzi che non vede futuro perché non ha un lavoro. Roberto Rossini, presidente delle Acli:

“La crisi del lavoro giovanile è la crisi di un sistema. Quando tu non sei in grado di offrire lavoro ai giovani, vuol dire che qualcosa non funziona nel tuo Paese. Però, non basta semplicemente offrire qualche lavoro qua è là. E’ proprio un sistema che non funziona e quindi occorre intervenire con delle riforme”.

Snodo cruciale è il referendum costituzionale di autunno. Ancora Rossini:

“Se oggi non ci fosse il bicameralismo perfetto, il reddito di inclusione sociale sarebbe già una realtà, perché la Camera lo ha già approvato. Noi ci auguriamo che, come tutte le altre democrazie, anche l’Italia abbia un bicameralismo imperfetto”.

I delegati delle Acli, arrivati da tutta Italia, si confrontano su questi temi, convinti che il cattolicesimo sociale possa dare soluzioni per il rilancio dell’Italia.








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