2016-09-15 14:36:00

Sisma: primo giorno di scuola ad Arquata del Tronto


Sono iniziate, questa mattina, alle ore 08:30, le lezioni per 90 alunni delle scuole materna, elementari e medie ad Arquata del Tronto. Gli studenti sono stati accolti nelle tensostrutture allestite dagli Alpini, in tempo di record, per permettere l’avvio dell’anno scolastico nei comuni colpiti dal terremoto, come da calendario. All’inaugurazione era presente il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli. Numerose sono state le iniziative di solidarietà finalizzate a rendere l’avvio delle lezioni meno duro, come la "merenda contadina" promossa dalla Coldiretti. Maria Carnevali ha raggiunto telefonicamente Patrizia Palanca, dirigente dell’Istituto Comprensivo di Acquasanta Terme

R. – I bambini sono sempre meravigliosi, e quello che ci regalano è sempre inaspettato. Questa mattina, quando hanno trovato la tensostruttura con le tende, sono rimasti davvero stupiti e nei loro occhi c’era senz’altro la curiosità e la gioia di iniziare un anno scolastico in modo straordinario: non ordinario, non nella solita classe. E questo senz’altro è stato un elemento positivo. Invece, per noi grandi è veramente un grande stupore perché in tempi record, avere strutture già attrezzate di tutto punto e ritrovarci in classe, dal momento che il 24 agosto al mattino non avevamo più niente, non avevamo più scuole, non sapevamo neanche se avevamo più gli alunni, se erano sepolti sotto le macerie … Quindi, senz’altro oggi possiamo dire: “Tutti a scuola”, ritorniamo di nuovo a vivere e ricostruiamo comunque un borgo, una società e dei comuni, perché intorno a una scuola orbitano tante famiglie e la costituzione di tutta una comunità!

D. – Le lezioni sono riprese all’interno di tensostrutture: come si è proceduto affinché il via dell’anno scolastico fosse come da calendario il 15 settembre, e non venisse rimandato?

R. – Questo è stato tutto sicuramente merito del ministro che ha istituito o costituito una task-force a Rieti, distaccando due direttori generali, distaccando anche operativamente più di due funzionari con noi, cercando di assisterci, sostenerci in tutto, anche negli aspetti psicologici dei docenti prima, degli alunni poi.

D. – Le tensostrutture sono provvisorie. Verranno poi realizzati dei moduli prefabbricati permanenti, da utilizzare nei prossimi mesi?

R. – In tutti i comuni le fasi sono principalmente tre. La prima, in tensostruttura, la seconda fase prevede nello spazio immediato nel comune di Arquata, dei moduli prefabbricati; la terza fase prevedrà la ricostruzione, demolendo le strutture semidistrutte attuali degli edifici scolastici, costruendo una nuova scuola.

D. – Lei questa mattina si trovava lì, tra le tende-aule: come stanno i bambini? Come, insieme ai genitori, si avvicinano a questa, che è la prima tappa della ricostruzione?

R. – Li ho visti sereni, li ho visti tranquilli; hanno cantato l’Inno dell’Istituto, hanno suonato la campanella virtuale per entrare tutti in classe, sono stati accompagnati dai genitori … Nei loro occhi, nei loro sguardi come in quelli dei genitori c’era tanta serenità, perché – vede – queste strutture, così in tenda, danno sia ai genitori sia a loro una prerogativa importante: la sicurezza.

D. – Quale aiuto, anche in ambito psicologico, verrà fornito ai bambini e alle loro famiglie per iniziare questo anno scolastico?

R. – Siamo assistiti dall’équipe degli psicologi mandati sempre dal Ministero che sono coordinati da Federico Bianchi; in ogni scuola c’erano psicologi e c’era il responsabile della sicurezza, perché la prima lezione di questa mattina è stata quella delle prove di addestramento per l’evacuazione per ricordare quali sono le norme e qual è la cultura della sicurezza.

D. – La Coldiretti ha realizzato delle “agri-bags”, contenenti frutta e dolciumi per gli studenti; il campione del mondo di pizza preparerà la merenda … Cosa pensa di queste e delle altre iniziative di solidarietà realizzate, e quanto questo può contribuire ad aiutare i ragazzi a ritrovare la normalità?

R. – In questi giorni davvero sono stati coccolati e assistiti sotto tutti gli aspetti. Consideri la pizza per tutti, che è un evento che già di per sé dà gioia e festa: quindi, genitori e alunni che si avvicinavano a questa pizzeria volante, così, improvvisata. Lo stesso, tutte le associazioni di volontariato hanno orbitato intorno a questi alunni e a questi genitori, organizzando incontri, organizzando feste, per dare il meglio dello spaccato di una vita sociale che sembrava persa per sempre e che invece hanno ritrovato in modo più forte, con maggiore entusiasmo.








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