2016-09-13 16:10:00

Sete di Pace. Uomini e Religioni ad Assisi con il Papa


"La pace non è un sentimento spontaneo ma si costruisce giorno dopo giorno con ago e filo". Alberto Quattrucci, Segretario Generale degli Incontri Internazionali Uomini e Religioni (Comunità di Sant'Egidio), presenta ai nostri microfoni "Sete di Pace. Religioni e Culture in Dialogo", il tradizionale appuntamento di riflessione e preghiera per la pace che, inaugurato trent'anni fa ad Assisi da Giovanni Paolo II, torna nella cittadina umbra per concludersi il 20 settembre con la partecipazione di Papa Francesco

Lo Spirito di Assisi non è un'etichetta

"Non è solo scenografia", precisa padre Enzo Fortunato, del Sacro Convento di Assisi, illustrando il coinvolgimento di 511 leaders religiosi (contro i 120 di trent'anni fa) appartenenti a nove fedi diverse, rappresentanti delle istituzioni e del mondo della cultura, anche non credenti. "De-solidarizzare le religioni dalla violenza: è stata questa la chiave che ha permesso negli anni di far crescere il cosiddetto spirito di Assisi, una energia di pace che ha portato i suoi frutti nel mondo, dal Mozambico al Guatemala, all'Europa dell'Est", dichiara Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant'Egidio

Il Papa pranzerà con i rifugiati

"La presenza di 25 rifugiati (10 del C.A.R.A. di Roma, 10 sostenuti da Sant'Egidio, altri 5 del Centro Caritas di Assisi) è un tratto importante della Giornata di preghiera per la Pace che ci riporta a quella storica visita del Papa nell'isola di Lesbos", conclude Quattrucci. "E' il segno tangibile dell'efficacia dei corridoi umanitari che hanno permesso a centinaia di profughi vittime delle guerre di giungere in sicurezza in Italia. Una esperienza ecumenica virtuosa ed esemplare, grande indicazione per tanti altri Paesi che vogliono metterla in pratica, una occasione per toccare con mano la forte domanda di fare del bene da parte di tantissime realtà italiane che ci chiedono di poter ospitare questa gente". 

 

 








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