2016-09-11 11:53:00

Vescovi australiani: gli anziani sono una risorsa


“Un posto a tavola: la giustizia sociale in una società che invecchia”: si intitola così l’opuscolo pubblicato in questi giorni dalla Commissione episcopale per la Giustizia sociale della Chiesa cattolica australiana. L’ampio documento presenta una serie di riflessioni e proposte per l’anno pastorale 2016-2017, guardando “alla sfide, ma anche alle opportunità” che presenta oggi l’età avanzata.

La vecchiaia è una vocazione
“La nostra società – scrive nel messaggio introduttivo mons. Vincent Long Van Nguyen, presidente della Commissione episcopale – ha bisogno di adeguarsi ad una comunità con un numero crescente di persone anziane ed un numero calante di persone in età lavorativa”. “La vecchiaia è una vocazione”, aggiunge il presule, citando le parole di Papa Francesco, “non si tratta quindi di ‘tirare i remi barca’, anche se le società attuali non sono pronte, spiritualmente e moralmente, ad apprezzare il vero valore di questa fase della vita”.

Riconoscere le capacità delle persone anziane
Ma il presule ricorda anche che oggi “ci troviamo di fronte ad una nuova visione dell’invecchiamento in cui rientrano persone di 60-70 anni in buona salute, con molte competenze ed energie da offrire alla comunità”. Di qui, l’invito al governo ed ai datori di lavoro a “riconoscere le vere capacità delle persone anziane”, affinché possano metterle a frutto. Al contempo, la Chiesa australiana esorta a non dimenticare quegli anziani che “non sono in salute, né benestanti” e che necessitano di “aiuto e sostegno”.

No a cultura dello scarto, vincere stereotipi disumanizzanti su anziani
“Questo è il momento – si legge nell’opuscolo – in cui dobbiamo vedere agire una società giusta”, “sfidando l’individualismo ed il consumismo della società moderna che dà origine alla ‘cultura dello scarto’, come la chiama Papa Francesco”. Di qui, l’invito a non credere agli stereotipi “falsi e disumanizzanti” che vedono le persone anziane come “incapaci di ragionare, scollegate dal mondo o non autonome”, perché “gli uomini non sono merci e non devono essere valutati solo in base alla loro produttività o al potere d’acquisto”.

Società sia inclusiva, puntare sulla solidarietà intergenerazionale
Per questo, mons. Van Nguyen sottolinea che gli anziani sono “esseri umani nel senso più pieno del termine, con diritti preziosi, una dignità donata da Dio, con saggezza ed esperienza che rappresentano tesori inestimabili”. Triplice, allora, ricorda il presule, sarà la sfida che la società australiana dovrà affrontare: “Lavorare per una società inclusiva per porta gli anziani nel cuore della comunità; garantire la dignità e le cure alle persone più fragili e più vulnerabili, a rischio di abbandono o di abusi; favorire la solidarietà intergenerazionale”. “Le persone anziane sono figlie di Dio – conclude mons. Van Nguyen – Tutti siamo creati ad immagine e somiglianza di Dio e siamo chiamati ad avere il nostro ‘posto a tavola’”.

Tutelare vita degli anziani fino a morte naturale
L’opuscolo della Commissione episcopale per la Giustizia sociale suggerisce, poi, alcuni modi utili per prendersi cura degli anziani: in primo luogo, si raccomanda di non porre barriere, nel mondo del lavoro, alle persone di età avanzata, bensì di dare risalto alla loro esperienza vissuta sul campo. Centrale anche il richiamo ad una partecipazione lavorativa che non sia riconosciuta solo nell’aspetto economico, ma che rientri in una “visione olistica” in cui l’anziano possa sentirsi ancora “attivo e produttivo”. Ancora: i vescovi sottolineano la necessità di tutelare la dignità delle persone più vulnerabili, soprattutto tutelandone la vita fino alla morte naturale. Infine, la Chiesa australiana esorta i fedeli a vivere “come una comunità di misericordia ed amore”. (I.P.)








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