Le Caritas di Burundi, Repubblica democratica del Congo e Rwanda hanno adottato, in questi giorni, il loro Piano operativo per il triennio 2016-2019. Il progetto, informa una nota pubblicata sul sito web della Caritas Rwanda, “è il frutto di una riunione delle Caritas dell’Aceac (Associazione delle Conferenze episcopali dell’Africa centrale), svoltasi dal 3 al 5 settembre a Kinshasa, nella Repubblica democratica del Congo”.
Previste cinque aree di intervento
Cinque le aree principali di intervento previste:
lo sradicamento della povertà, lo sviluppo delle capacità operative, la promozione
di una rete di comunicazione, il rafforzamento delle risposte alle emergenze e una
maggiore mobilitazione delle risorse. “Rinnoviamo il nostro impegni – si legge nella
nota – a vivere meglio il ministero della carità, lavorando in sinergia per contribuire
alla risoluzione di molte sfide della nostra regione, comprese quelle relative alla
presenza, in ciascun Paese, di molti rifugiati e sfollati, o anche i problemi derivanti
dall’instabilità politica e dalla crescente povertà in una zona che è, comunque, piena
di risorse”.
Azioni umanitarie e educazione alla pace
Le tre Caritas si sono quindi impegnate a “lavorare
in coordinamento con la Commissione Giustizia e pace dell’Aceac”. Inoltre, i partecipanti
all’incontro hanno ribadito la volontà di portare avanti “le azioni umanitarie” necessarie
alla popolazione, fornendole anche “elementi educativi per la difesa della pace e
della riconciliazione”. Al termine dei lavori, la Caritas della Repubblica democratica
del Congo è stata incaricata di coordinare gli aiuti dell’Aceac per i prossimi tre
anni, raccogliendo così il testimone dalla sua omologa del Burundi. (I.P.)
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