2016-09-11 12:22:00

Amatrice: si attendono le prime casette provvisorie


Ad Amatrice, paese più interessato dal sisma dello scorso 24 agosto, continua senza sosta l’opera di aiuto delle popolazioni colpite. Beni di prima necessità  sono stati spediti in abbondanza da ogni parte del mondo con una mobilitazione senza precedenti. Ora, prima dell’arrivo delle piogge e dell’inverno, si attendono le prime casette provvisorie. Per un primo bilancio degli interventi di sostegno, Federico Piana ha intervistato  Alberto Campaioli, responsabile volontario della Confederazione delle Misericordie d’Italia:

R. – Qui è difficile spostarsi! A volte devi fare un giro anche di mezz’ora per fare cinque chilometri… Questa è la prima cosa da risolvere, anche per favorire l’intervento. Le persone sono tutte alloggiate nei campi. Quelli che sono alloggiati nei campi sono ovviamente i residenti: come voi sapete la maggior parte delle persone che erano presenti qui, quando c’è stato il terremoto, non sono residenti qui. Sono persone che hanno o la seconda casa o che sono dei semplici turisti, che quando hanno potuto se ne sono andati. Quindi qui restano i residenti e i residenti sono alloggiati nei campi, a parte quelli che hanno ancora una casa dove poter stare in sicurezza, perché è già stato fatto il sopralluogo. Qui dormono, qui possono mangiare e possono usufruire dei bagni. Da questo punto di vista l’accoglienza c’è ed è esaustiva.

D. – Si parla delle “casette”,provvisorie... Sta arrivando il maltempo…

R. – Senza ombra di dubbio, anche perché qui siamo in montagna e quindi il freddo arriva e arriva presto. L’urgenza è di creare delle strutture che possano accogliere. Abbiamo parlato con i colleghi della Protezione Civile del Trentino Alto Adige, che stanno lavorando giorno e notte per mettere in condizione la scuola di funzionare entro la riapertura delle scuole. Quindi si parla della settimana prossima… Loro sono convinti di farcela, anche se ovviamente è una corsa contro il tempo: non è facile, ma l’impegno – e questo lo posso garantire – c’è veramente da parte di tutti!

D. – La tempistica di queste “casette”? Ce le avranno prima dell’inverno oppure no?

R. – E’ molto difficile dirlo al momento. La richiesta è assolutamente quella da parte delle persone…

D. – Bisogna anche dire che non serve mandare altro cibo, perché non saprebbero cosa farne…

R. – Assolutamente no! Cibo, vestiti e quant’altro al momento non servono. Chi vuole in qualche maniera aiutare adesso trovi un’associazione di cui ha fiducia o la propria Caritas o chieda al proprio parroco, trovi qualcuno di cui si fida, e al limite faccia una donazione in denaro.








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