Sì all’iniziativa popolare denominata “Economia verde”: lo dice la Commissione episcopale Giustizia e pace della Svizzera. L’iniziativa, che verrà sottoposta a referendum il prossimo 25 settembre, mira a creare le basi per un'economia che non sfrutti in modo eccessivo le risorse naturali. In particolare, si richiede che nella Costituzione federale venga scritto, in modo vincolante, che il Paese si impegna affinché, entro il 2050, l'economia nazionale impieghi con parsimonia le materie prime.
Ridurre i rifiuti e guardare al principio di sussidiarietà
Inoltre, si chiede la riduzione dei rifiuti facendo in modo che possano essere riutilizzati
e reintrodotti nel ciclo economico come materia prime, evitando così di danneggiare
l'ambiente. Il tutto guardando al principio di sussidiarietà. In generale, il Consiglio
federale condivide gli obiettivi presentati dall’iniziativa, ma ne respinge le modalità,
temendo che si voglia ottenere “troppo in troppo poco tempo”. Ulteriori timori riguardano
le ripercussioni negative che “l’Economia verde” potrebbe avere sull’intera economia
nazionale.
Salvaguardia del Creato, compito primario di ogni cristiano
In questo contesto, Giustizia e pace ribadisce che “la salvaguardia del Creato è compito
primario di ogni cristiano e che la sfida del cambiamento climatico è talmente grande
che ogni ritardo rischia soltanto di aggravare la situazione”. "Non ne va soltanto
dell’ambiente, ma dell’uomo in quanto tale, soprattutto degli indigenti!”, afferma
Thomas Wallimann-Sasaki, esperto di etica sociale e presidente ad interim di Giustizia
e pace.
Sfruttamento della natura è pari allo sfruttamento dell’uomo
Di qui, il richiamo a quanto scritto da Papa Francesco nell’enciclica “Laudato si’
sulla cura della Casa comune”: “Chi non vigila sull’ambiente, creato da Dio, non prende
sul serio neppure gli uomini, soprattutto i poveri e i marginalizzati”, perché “lo
sfruttamento della natura procede di pari passo con lo sfruttamento dell’uomo”.
Sensibilizzare scuole e parrocchie sui temi ecologici
Insieme alla Commissione episcopale a sostenere l’iniziativa “Economia verde” c’è
anche l’associazione ecumenica “Oeku Chiesa e ambiente”, che organizza corsi di sensibilizzazione
sui temi ecologici nelle parrocchie e fornisce materiale informativo e didattico sull’ambiente
alle scuole. (I.P.)
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