2016-09-10 11:56:00

Francesco: no a false illusioni, solo Dio dona la vera libertà


Solo Dio ci dà la vera libertà, non le false illusioni del mondo. E’ quanto affermato da Francesco nell’udienza giubilare in Piazza San Pietro, davanti ad oltre 30 mila fedeli. Il Papa ha rammentato che, anche nelle angustie e persecuzioni, sempre possiamo trovare la mano misericordiosa del Signore che ci libera e salva. Al momento dei saluti ai pellegrini, il Papa ha rivolto un pensiero speciale per la Protezione Civile impegnata a dare sostegno ai terremotati. Il servizio di Alessandro Gisotti:

Misericordia e Redenzione. E’ il binomio su cui Francesco ha incentrato la sua catechesi nell’udienza giubilare, in una Piazza San Pietro gremita di fedeli e in un clima particolarmente festoso. Il Papa ha subito sottolineato che oggi sembra che l’uomo “non ami più pensare di essere liberato e salvato da un intervento di Dio”.

No a illusioni come la droga che rendono schiavi in nome della libertà
L’uomo, ha proseguito, “si illude infatti della propria libertà come forza per ottenere tutto”. E, ha soggiunto con rammarico, “si vanta anche di questo”. In realtà, è stato il suo monito, oggi tante illusioni “vengono vendute sotto il pretesto della libertà” e anzi tante “nuove schiavitù si creano ai nostri giorni in nome di una falsa libertà”:

“Tanti, tanti schiavi … ‘Io faccio questo perché voglio farlo, io prendo la droga perché mi piace, sono libero, io faccio quell’altro … ‘Sono schiavi! Diventano schiavi in nome della libertà. Tutti noi abbiamo visto persone del genere che alla fine finiscono per terra. Abbiamo bisogno che Dio ci liberi da ogni forma di indifferenza, di egoismo e di autosufficienza”.

Francesco rileva dunque che il Signore ci redime, si sacrifica per noi donandoci una nuova vita fatta di “perdono, di amore e di gioia”.

Anche nelle angustie, la mano misericordiosa di Dio ci solleva sempre
Certo, ha osservato, ci sono momenti in cui siamo messi alla prova e soffriamo per questo ma è proprio in quel momento che siamo “invitati a puntare lo sguardo su Gesù crocifisso che soffre per noi e con noi, come prova certa che Dio non ci abbandona”:

“Non dimentichiamo mai, comunque, che nelle angustie e nelle persecuzioni, come nei dolori quotidiani siamo sempre liberati dalla mano misericordiosa di Dio che ci solleva a sé e ci conduce a una vita nuova”.

Dio ha una grande tenerezza per i più piccoli e gli scartati
L’amore di Dio, ha ribadito, è “sconfinato” e possiamo “scoprire segni sempre nuovi che indicano la sua attenzione nei nostri confronti”. Tutta la nostra vita, ha detto “pur segnata dalla fragilità del peccato, è posta sotto lo sguardo di Dio che ci ama”. E mostra tutta la sua vicinanza e tenerezza soprattutto a chi è più bisognoso:

“Dio ha una grande  tenerezza, un grande amore per i piccoli, per i più deboli, per gli scartati della società. Più noi siamo nel bisogno, più il suo sguardo su di noi si riempie di misericordia. Egli prova una compassione pietosa nei nostri riguardi perché conosce le nostre debolezze. Conosce i nostri peccati e ci perdona; perdona sempre! È tanto buono, è tanto buono il nostro Padre”.

Grazie alla Protezione Civile per il continuo impegno per i terremotati
Al momento dei saluti ai pellegrini, il Papa ha rivolto un “saluto speciale” ai giovani dell’Azione Cattolica riuniti per il Festival dei ragazzi e i partecipanti al Giubileo delle Università. Quindi, un pensiero speciale per i volontari della Protezione Civile:

“Il mio pensiero va anzitutto al Servizio Nazionale della Protezione Civile che oggi doveva essere presente, e che ha annullato la partecipazione per continuare la preziosa opera di soccorso e assistenza alle popolazioni colpite dal terremoto il 24 agosto scorso. Li ringrazio per la dedizione e il generoso aiuto offerto in questi giorni!".








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