2016-09-06 10:40:00

Sisma. Capo Vigili del Fuoco: la gente ha reagito con forza e dignità


Per il terremoto in Centro Italia oggi inizia la cosiddetta “fase di dialogo e ascolto”, il premier Renzi farà 'il punto della situazione con il commissario Errani e presto sarà di nuovo ad Amatrice. Escluso l’aumento delle tasse sulla benzina per sovvenzionare la ricostruzione. La terra intanto continua a tremare con scosse di magnitudo 3 avvertite nella notte e l'area del sisma non è stata risparmiata neanche dall'ondata di maltempo, che ha portato piogge e un brusco abbassamento della temperatura. Roberto Piermarini si è recato sul versante marchigiano e nel paese di Pescara del Tronto, uno dei centri più colpiti, ha intervistato l'ing. Dino Poggiali, Comandante dei Vigili del Fuoco nell'area del sisma

R. – Stiamo operando nel complesso del territorio colpito con tre comandi operativi avanzati. Ne abbiamo posizionato uno nelle Marche, ad Arquata del Tronto, dove ci troviamo in questo momento; un altro a Cittàreale, dove si occupa di prestare le operazioni di soccorso su tutta l’area laziale e un altro a Norcia che ha la competenza sul territorio della regione Umbria colpita dal sisma.

D. - In questo momento come state intervenendo visto che la prima fase dell’emergenza, del recupero delle salme e dei feriti è terminata?

R. - C’è stata questa fase ovviamente concitata nella speranza di trovare ancora persone in vita. Terminata questa prima fase almeno nella zona delle Marche – l’ultima persona che ci dicevano essere dispersa è stata recuperata venerdì scorso  - abbiamo iniziato subito la seconda fase che prevede un’assistenza stretta alla popolazione. Molta gente è scappata di casa, quasi tutti sono scappati di casa senza potersi portare via niente; quindi giustamente cerchiamo di recuperare tutto il possibile e cerchiamo prima di tutto di mettere in sicurezza la viabilità principale, quindi puntellamenti, cerchiaggi, piccole demolizioni di tutto ciò che può essere di ostacolo al libero movimento delle persone e dei mezzi di soccorso. In una fase successiva garantiremo anche i puntellamenti delle strutture che non sono proprio direttamente sulla viabilità principale, ma che comunque ancora possano essere recuperate.

D. - Le continue scosse stanno aggravando la situazione?

R. - Devo dire che non abbiamo registrato ulteriori gravi crolli. Certamente qualche piccolo elemento che era già molto, molto critico di per sé è stato aiutato a cadere da questa scossa. Per fortuna non ci sono stati feriti, anzi a proposito voglio ricordare a  tutti i residenti della zona che i vigili del fuoco accompagnano chi ha bisogno vicino alle proprie abitazioni fino al punto sicuro più raggiungibile; non cercate di eludere i controlli che sono al limite della zona rossa proprio, perché nessuno di noi sa quando possa verificarsi un eventuale sciame sismico e quindi può essere molto pericoloso cercare di avventurarsi da soli all’interno di una  zona che ha degli elementi di rischio fortissimi.

D. - Che cosa vi chiede la popolazione in generale?

R. - La popolazione ci chiede di poter accedere alle proprie abitazioni; questa è la voglia anche di vedere .., poi ci chiede di aiutarli a recuperare gli effetti personali. Ci troviamo in una zona di piccole realtà, di piccoli paesi, molto vicini alla loro terra. Ci sono piccoli centri di allevamento in questa zona e quindi portare cibo e acqua agli animali è una particolarità che per esempio in altre realtà in altri terremoti più urbani non avevamo trovato.

D. - Lei ha un’esperienza ventennale di interventi nei sismi, nei terremoti. Che cosa l’ha colpita di più di questo sisma nelle Marche in questi giorni?

R. - La compostezza e la dignità delle persone. Gli effetti del terremoto sono stati devastanti; più devastanti di tanti, tanti altri terremoti che ho visto. L’area è molto piccola, almeno nella zona marchigiana, ma la distruzione ha una percentuale di danno elevatissima, molto più elevata che in altri terremoti precedenti a cui ho partecipato come soccorritore. La popolazione ha reagito con forza, con molta dignità, come dicevo prima, e questo sicuramente ti colpisce.

D. - State aspettando il Papa?

R. - Sì, sappiamo che verrà. Non sappiamo quando, non so se voi ci potete dare notizie più aggiornate, più fresche. Lo aspettiamo con trepidazione perché in pima battuta possa portare conforto a tutta questa gente che sta veramente soffrendo tantissimo.

D. - ...e anche perché ha riconosciuto il lavoro che state portando avanti …

R. - Certamente.








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