2016-09-04 08:30:00

Chiara Amirante: Madre Teresa ha vissuto la rivoluzione del Vangelo


Madre Teresa è un faro di luce per tutti, soprattutto per chi soffre, la sua gioia è contagiosa. Chiara Amirante esprime così i suoi sentimenti per la nuova Santa, che ha potuto incontrare due volte. La fondatrice della comunità Nuovi Orizzonti impegnata in prima linea nelle “periferie esistenziali” si sofferma – nell’intervista di Alessandro Gisotti – su ciò che Madre Teresa significa per lei e quale messaggio riveste la sua Canonizzazione per tutta la Chiesa:

R. – Certamente penso che per tutti sia una grande gioia, perché tutti – in qualche modo – siamo rimasti colpiti e affascinati dalla luce di questa grande donna: era piccola di statura, ma veramente, per il suo immenso cuore, è diventata un gigante di santità! Per me è sempre stato un faro di luce, proprio per la sua capacità di vivere questo amore che Gesù è venuto ad insegnarci, con una radicalità direi più unica che rara. Credo che questo suo amore abbia saputo lasciare un segno di luce in tutti coloro che hanno avuto la grazia di incontrarla e di essere sostenuti da lei, ma veramente anche in tutte le persone. Vedere come al momento dei funerali erano stati richiamati da questa piccola donna uomini e capi di Stato di tutte le religioni, di tutti i credo… La Canonizzazione è un momento di festa per tutti!

D. – Madre Teresa è universalmente ammirata anche al di fuori della Chiesa, per il suo aiuto instancabile ai poveri e per le sue opere. Quando le chiedevano quale fosse il suo segreto, lei però affermava con semplicità: “Prego”. Che cosa le dice questo aspetto, cioè che la fonte di tutte le meraviglie che ha fatto Madre Teresa sono nella preghiera?

R. – Nel mio piccolo, ascoltando il grido di tante persone che soffrono, quando ti metti veramente in ascolto di questo grido è un grido che ti trafigge il cuore, credo che non sia possibile senza la forza della preghiera né restare in ascolto di questo grido - perché è veramente terribile! – né tantomeno riuscire, in qualche modo, a portare quella gioia, quell’amore, quella luce che lei era in grado di portare. Sappiamo che ha passato anche momenti di grandi tenebre ed è proprio grazie a questo essere profondamente radicata nella preghiera che – al di là di quello che lei potesse vivere nel cuore – riuscisse ad essere sempre luce. Proprio grazie alla preghiera ha saputo incarnare un po’ quella che era la preghiera di Santa Teresina, che lei amava molto, nel cuore della Chiesa: “Io sarò amore”. C’era una cosa che Madre Teresa diceva spesso e che è diventata nota: “Non dobbiamo permettere a nessuno di allontanarsi dalla nostra presenza senza sentirsi migliore o più felice”. E questo con lei lo si viveva, lo si sperimentava: chiunque l’abbia conosciuta, testimonia questa cosa. Io l’ho incontrata solo due volte, velocemente, ma davvero quando la incontravi sentivi che c’era qualcosa che era oltre lei: c’era questa sua comunione con Dio che ti arrivava e si realizzava proprio quello che lei chiedeva alle sue sorelle: nessuno si doveva allontanare senza sentirsi migliore! Un’altra cosa che diceva spesso è: “La gioia è assai contagiosa. Cercate di essere, quindi, sempre traboccanti di gioia”. Credo che ciò che impressionasse di Madre Teresa era proprio questo: saperla sempre in una vita difficilissima, che avrebbe ucciso chiunque e stremato chiunque e vederla sempre così traboccante di gioia, una gioia contagiosa, una gioia che non poteva lasciare nessuno non toccato in profondità.

D. – Madre Teresa, donna nella Chiesa: anche questo aspetto è molto forte da sottolineare. Che tipo di riflessione si può fare oggi, pensando anche a quanto si parla del ruolo delle donne e della donna nella Chiesa?

R. – Certamente siamo ancora molto lontani dall’aver accolto e fatto nostro tutto quanto, anche di bellissimo, già San Giovanni Paolo II, con la “Mulieris Dignitatem” ha sottolineato con forza sull’importanza di riscoprire la grandezza della donna. Credo che Madre Teresa, proprio con la sua vita, con le sue opere, col suo essere, abbia aiutato il mondo intero – non solo la Chiesa, ma il mondo intero – a riscoprire la grandezza di una donna che vive il suo essere donna e secondo il disegno di Dio. Se ne rivede proprio tutta la bellezza e tutto l’apporto immenso  se si pensa a quello che ha fatto Madre Teresa: è davvero una rivoluzione silenziosa, una delle più potenti rivoluzioni che è la rivoluzione del Vangelo, la rivoluzione dell’amore! Quindi, credo che sia una figura importantissima anche da questo punto di vista: Madre Teresa certamente ci dà un modello meraviglioso per guardare alla grandezza e a quello che una donna può fare se vive in pienezza quella che è la sua propria vocazione.








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