2016-09-03 10:13:00

P. Kolodiejchuk: Teresa, così unita con Gesù da poter vivere la sua Croce


La proclamazione della santità di Madre Teresa di Calcutta è vissuta con particolare gioia dalla sua famiglia religiosa. Ascoltiamo padre Brian Kolodiejchuk, superiore generale dei Padri missionari della Carità e postulatore della Causa di Canonizzazione (presente alla conferenza stampa di presentazione dell'evento insieme alla superiora delle Missionarie della Caritaà, suor Mary Prema). L'intervista è di Tracey McLure:

R. – Per noi è certamente occasione di gioia. La canonizzazione vuol dire che il cammino, il carisma che lo Spirito Santo ha dato alla Madre è un cammino che ci porta alla santità, un cammino verso la santità per il nostro servizio a Gesù nei poveri.

D. – Come postulatore che cosa l’ha colpita in questo processo?

R. – Mi ha colpito vedere tutto l’insieme: io avevo la mia esperienza di 20 anni di Madre Teresa, ma era soltanto una parte. Era la mia esperienza personale. Dopo aver raccolto tutte le informazioni - sono 81 volumi di documenti, 35 mila pagine - e aver poi scritto la positio, in cui viene presentata la vita, le virtù e la reputazione di santità, a volte dico che conosciamo meglio Madre Teresa dopo la sua morte che non durante la sua vita. Perché era sì una persona pubblica, ma manteneva privato la sua interiorità: neppure le suore più vicine avevano idea di questa oscurità che ha sperimentato. Vedere tutta la sua vita insieme, questo mi ha colpito. E poi anche questo altro aspetto della sua vita, quello di questa oscurità, del buio, è certamente l’aspetto più particolare e più eroico della sua vita.

D. – Diceva che quando ha letto un po’ di queste lettere che ha scritto Madre Teresa, all’epoca lei ha quasi pianto e anche le sue sorelle, le suore…

R. – Sì, la prima volta che le ho lette. La suora che mi dato la lettera, mi ha detto che era qualcosa di molto particolare e speciale. Quindi, prima di leggerle, sono andato nella cappella: la prima volta volevo essere lì per leggere qualcosa di così intimo e così profondo della mia Madre… Poi, successivamente, nella casa madre, durante il processo, in Calcutta, prima della pubblicazione “Vieni e sii la Mia luce”, le suore leggendo ed ascoltando queste lettere piangevano… E’ così impattante e commovente! Cosa ha vissuto. Credo che tutti noi abbiamo sempre pensato che essere Madre Teresa era certamente difficile - fondatrice di una Congregazione, divenuta così famosa - “Madre, vieni qui”, “Vieni a fare questo, questo, …” – ma pensavamo anche che perlomeno stava sperimentando una intimità di amore con Gesù, una unione tale da riuscire a darle la forza e l’energia di vivere la sua vita. Al contrario: la scoperta è stata “Wow! Lei viveva senza questa consolazione!”. Forse possiamo dire che era così unita con Gesù che Gesù poteva condividere con lei la sua sofferenza più difficile, quella dell’Orto del Getsemani, quella della Croce: questo senso di abbandono che la madre ha vissuto insieme con Gesù.








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