2016-08-30 13:26:00

Napoli, Scampia: 18 milioni di euro per riqualificare le Vele


Il Comune di Napoli ha approvato il piano per la riqualificazione dell’intera zona di Scampia in un’apposita delibera che prevede l’abbattimento di tre dei quattro edifici conosciuti come "le Vele". Sono 18 i milioni di euro destinati per la demolizione immediata delle Vele A, C, e D e per la ristrutturazione della Vela B. Il progetto che prevede, dunque, l’abbattimento di tre Vele ed è stato consegnato all’attenzione di Palazzo Chigi per l'approvazione e l'ammissione al relativo finanziamento. Entro la primavera del 2017 si potrebbe concludere definitivamente un’opera iniziata nel 1997, dove fino al 2003 venne avviata una prima tranche di abbattimenti che interessò tre delle sette Vele originarie. La quarta Vela attualmente presente rimarrà invece, almeno per il momento, al suo posto per ospitare temporaneamente nuclei familiari che ancora non hanno trovato alloggio. Michele Ungolo ne ha parlato con Carmine Piscopo, Assessore all’urbanistica del Comune di Napoli:

R. -  La proposta nasce perché all’interno di un ambito di discussione che vede il territorio di Scampia e in particolar modo le area di margine urbano dell’area a Nord di Napoli come tra i più vivi e i più interessanti sui quali intervenire. Lì abbiamo problemi che oramai si sono stratificati nel tempo, abbiamo edifici per alloggi collettivi che nel tempo hanno mostrato grandi problemi, le “Vele” che rappresentano una realtà unica in Italia… L’amministrazione De Magistris è impegnata da tempo nel reperire fonti finanziarie, risorse economiche per poter intervenire con l’abbattimento della parte residua delle Vele e un progetto di riqualificazione dell’ultima Vela che noi vorremmo conservare in piedi e che contemporaneamente servirà per ospitare alloggi temporanei e poi essere ulteriormente trasformata.

D. - Alcune delle abitazioni sono state occupate abusivamente. Secondo lei, ci sarà una sorta di ostruzionismo da parte dei cittadini oppure si attenderà con ansia l’inizio dei lavori?

R. - Noi abbiamo da tempo attivato un confronto con i cittadini che in passato era stato negato dalla politica. Non è più possibile ripensare il territorio o partire con operazioni di trasformazione se non hai dalla tua parte le collettività di riferimento che tutti i giorni vivono quel luogo e conoscono bene quelle che sono tutte le difficoltà di quel territorio. Sono state tenute assemblee e insieme sono state decise alcune cose. Quindi, anche la scelta di arrivare all’abbattimento di tre Vele su quattro è una scelta non solo condivisa, ma molto attesa da parte della collettività.

D. - Le Vele sono diventate in un certo senso il simbolo di Napoli. Anche la recente serie televisiva “Gomorra” diventata ormai popolare racconta un quartiere in preda al degrado e con molte difficoltà. Si punta quindi con questa nuova opera a migliorare quello che è il tenore di vita del cittadino?

R. - Le “Vele” sono una parte di Napoli. Oggi, rappresentano il cuore della città metropolitana. Quello su cui c’è qualcosa da ridire è sul voler rappresentare unicamente questa realtà fortemente drammatica come costituiva della realtà dell’intera città. Diciamo che Scampia purtroppo è diventata l’effige, l’immagine, il simulacro di qualcosa. Ma questo dipende dalle narrazioni che si vogliono fare.

D. - Volendo fare una stima, quando potrebbero iniziare questi lavori di abbattimento?

R. - Il governo si è dato 90 giorni secondo il bando per redigere una graduatoria, quindi per la riposta e ammissione o meno al finanziamento. Subito dopo, sapremo se la città di Napoli assieme al progetto della città metropolitana saranno finanziati. In quel caso lì avremo 60 giorni, sempre secondo il bando, per poter redigere il progetto definitivo ed esecutivo.








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