2016-08-29 07:57:00

Siria, raid turchi fanno 35 vittime. Erdogan: stessa determinazione contro is e Ypg


Si continua a combattere in Siria. Nessuna novità sulla tregua di 48 ore ad Aleppo chiesta a gran voce dall’Onu, mentre nel Nord del Paese continuano i raid turchi contro postazioni dell’Is e contro i curdi. Le vittime di ieri sono 35, oltre 70 i feriti. La cronaca nel servizio di Elvira Ragosta:

Contro il sedicente Stato islamico e contro i miliziani curdi dell’Ypg. Considerati entrambi gruppi terroristici dalla Turchia. Nel quinto giorno dell’operazione “Scudo dell’Eufrate nella Siria settentrionale”, raid aerei e colpi di artiglieria di Ankara lasciano sul terreno 20 morti a Jub al-Kousa e 15 ad Al-Armaneh. Tutti civili, denuncia l’Osservatorio siriano per i diritti umani. Per la maggior parte miliziani curdi, risponde una nota ufficiale del governo turco. “Combatteremo l’Is e i ribelli curdi con la stessa determinazione ” dice il presidente turco, Tayyp Erdogan, da Gaziantep, dove ieri ha reso omaggio alle 54 vittime dell’attentato di una settimana fa a una festa di nozze. A fornire il casus belli ad Ankara era stata, sabato, la prima vittima turca sul campo siriano: un militare ucciso nel lancio di razzi causato, secondo la Turchia, dai miliziani curdi. L’Ypg è la formazione curda che nel 2014 ha liberato Kobane dal sedicente Stato islamico e che gli Stati Uniti considerano un alleata sul campo. Di fronte al timore per la nascita di un’entità statuale curda tra Siria e Turchia, Ankara aveva ottenuto rassicurazioni dagli Stati Uniti. Il vicepresidente Usa Biden aveva infatti intimato ai miliziani curdi di ritirarsi ad est del fiume Eufrate. Intanto, nel dramma infinito dei profughi di guerra siriani per 10.000 di loro giunge una buona notizia. Gli Stati Uniti completeranno oggi il loro programma di ricollocamento avviato l'anno scorso, secondo quanto annunciato dall'ambasciatore americano in Giordania, Alice Wells. La diplomatica ha incontrato tre famiglie di rifugiati siriani prima della loro partenza per San Diego, in California, e Charlottesville, in Virginia. Il programma, ha privilegiato le vittime di violenze, i malati ed i bambini.

 

 








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