L’acqua è un bene prezioso e anche un elemento divino, da usare con rispetto e gratitudine: così il cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio Giustizie e Pace, nel discorso pronunciato ieri a Stoccolma, in Svezia, dove è in corso la Settimana mondiale dell’acqua. Il servizio di Roberta Gisotti:
L’acqua non è una semplice merce
“L’acqua per la crescita sostenibile” è il tema della
Settimana promossa dall’Istituto internazionale per l’acqua di Stoccolma, quest’anno
proiettata sugli Obiettivi di sviluppo fissati dall’Onu nell’Agenda post 2015. “L’acqua
non è una semplice merce”, ha sottolineato il cardinale Turkson, nel suo intervento
nella sessione dedicata ai legami tra “Fedi e sviluppo”, che hanno già portato “fruttuose
collaborazioni e sinergie interreligiose in diversi settori, come la sanità, la sicurezza
alimentare, gli investimenti, l’educazione, la gestione delle risorse naturali, e
l’assistenza ai migranti”.
La dignità umana va oltre i fattori di produzione
e consumo
Se “il nostro pianeta, le sue risorse e gli ecosistemi
– ha ricordato il porporato – sono un meraviglioso dono”, e “così anche la vita umana”,
come insegna Papa Francesco, i capi spirituali e le moltitudini di credenti “devono
costantemente sentirsi sfidati a vivere in modo consono con la loro fede e non contraddirla
con le loro azioni”.
La fede ci porta infatti ad affermare la dignità umana. “Siamo molto più che informazioni o dati da misurare o rappresentare col Pil”, ha detto il presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace. “Non siamo semplicemente fattori di produzioni e consumo. Quando gli essere umani sono propriamente risorse umane, cessano di essere la misura del successo delle politiche”. E diventano una merce ‘usa e getta’, da buttar via, anche per “un consumo dell’acqua che dia maggior profitto”.
Una saggia gerarchia di priorità
Da qui alcune indicazioni operative per tutte le organizzazioni
motivate da fedi religiose, riguardo l’uso dell’acqua, “un bene prezioso ed anche
divino”, alla luce delle sacre scritture e delle tradizioni spirituali. ”Anzitutto
educare i giovani alla solidarietà, all’altruismo e alla responsabilità, perché “queste
virtù li aiuteranno ad essere onesti amministratori e politici”. Organizzare campagne
per “recuperare fonti inquinate”, “ripulire fiumi o laghi”, favorendo “il rispetto
reciproco, la pace e l’amicizia fra differenti gruppi”. “Riaffermare la dignità umana
e il bene comune dell’intera famiglia umana”, promuovendo una saggia gerarchia di
priorità per l’uso dell’acqua, specie dove ci sono molteplici e concorrenti richieste
di acqua”. “Tutto questo contribuirà – ha concluso il cardinale Turkson – a rendere
l’accesso universale e sostenibile all’acqua potabile una realtà".
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