Il Brasile è diventato una “terra senza legge, dove tutto è permesso”. A denunciarlo, in un comunicato con questo titolo, è la Commissione per la pastorale della Terra della Conferenza episcopale brasiliana (Cpt). Secondo l’organismo dei vescovi, la flessibilizzazione del lavoro e il progressivo smantellamento in atto in Brasile delle reti di protezione sociale e delle misure a tutela dell’ambiente sono altrettanti passi indietro “che ricordano il periodo della dittatura militare”.
La quantità di terra sottratta alle foreste aumentata del 97% rispetto
al 2015
“I grandi proprietari, i fazendeiros e l’agrobusiness continuano la loro avanzata
nella foresta amazzonica con un’intensità mai vista”, afferma il comunicato diffuso
in questi giorni. I dati rilevati dall’Istituto dell’uomo e dell’ambiente dell’Amazzonia
(Imazon) indicano infatti che la quantità di terra sottratta alle foreste nel 2016
è aumentata del 97% rispetto al 2015.
In aumento le violenze contro indigeni e afro-brasiliani nelle aree rurali
Un altro fenomeno preoccupante legato a questo sfruttamento indiscriminato delle risorse
naturali, è l’aumento delle violenze contro le popolazioni rurali, in particolare
i quilombolas (i discendenti degli schiavi africani, ndr) e le popolazioni indigene.
Se nel 2015 si sono registrati 50 omicidi legati ai conflitti per la terra, i dati
parziali di quest’anno indicano un trend ancora peggiore. Ad agosto si è già arrivati
a quota 40, mentre i tentativi di omicidio sono cresciuti del 58% rispetto allo stesso
periodo l’anno scorso.
Le responsabilità delle autorità brasiliane
Nel comunicato i responsabili della Cpt chiamano in causa anche le responsabilità
delle autorità giudiziarie, a loro avviso colluse i latifondisti e l’agrobusiness.
Inoltre denunciano l’accresciuta repressione e criminalizzazione dei movimenti per
i diritti dei contadini da parte delle forze dell’ordine. Secondo i leader del Cpt
questa escalation di violenze e prevaricazioni è legato al cambio della guardia alla
presidenza del Brasile, dopo l’avvio della procedura di impeachment contro Dilma Roussef
per la sua presunta implicazione nello scandalo di corruzione 'Lava jato'.
La Cpt da 41 anni a fianco dei contadini brasiliani
La Commissione per la Pastorale della Terra — attualmente guidata da mons. Enemésio
Ângelo Lazzaris, vescovo di Balsas — è nata nel 1975 per sostenere i contadini oppressi
dai grandi latifondisti, dai loro uomini armati e dall’esercito. L’opera dei sacerdoti,
religiosi e laici coinvolti nella pastorale della terra si svolge in una realtà dura
e spietata, fatta di precarietà, soprusi, rivendicazioni. C’è anche chi ha pagato
con la vita la missione di stare vicino ai più poveri e oppressi, come è accaduto
11 anni fa a suor Dorothy Stang, la religiosa statunitense della Congregazione di
Notre Dame uccisa a bruciapelo con sei colpi di pistola il 12 febbraio 2005 nello
Stato del Parà. (A cura di Lisa Zengarini)
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