In Nigeria è ancora vivo l’orrore per la morte di otto persone bruciate vive in una casa nella città di Zamfara, nella Nigeria settentrionale, da un gruppo di musulmani che inseguivano un giovane studente convertito al cristianesimo accusato di blasfemia contro il profeta Maometto.
I giovani cristiani della Nigeria: no alla
sharia in alcuni Stati
I fatti risalgono al 22 agosto: gli assalitori hanno
raggiunto un’abitazione dove il giovane era stato accolto da un soccorritore dopo
essere stato pesantemente percosso, dandole fuoco con le otto persone che si trovavano
dentro. Unanime la condanna delle Chiese cristiane nel Paese. In una dichiarazione
dell’Associazione cristiana della Nigeria (Can), il presidente della Commissione giovanile
dell’organizzazione, Daniel Kadzai, ha chiamato in causa la coesistenza di due ordinamenti
in Nigeria: quello laico della Costituzione nigeriana e la sharia in vigore negli
Stati settentrionali a maggioranza musulmana: “Il primato del diritto - ha affermato
- non può essere rispettato in un Paese in cui regna un dualismo giuridico che apre
la strada alle persecuzioni dei cristiani”. “Mentre il governo si felicita per i recenti
successi nella lotta contro i terroristi di Boko Haram - ha aggiunto - è triste constatare
che le forze di sicurezza sono incapaci di perseguire e arrestare chi attacca i cristiani”.
Il dolore del Forum degli anziani cristiani
della Nigeria
Profondo dolore per l’accaduto è stato espresso anche
dal Forum degli anziani cristiani della Nigeria (Ncef), anch’esso membro del Can,
che denuncia la progressiva islamizzazione del Paese. In una nota, il presidente Solomon
Asemota, rileva come il Comitato per i servizi di informazione e sicurezza istituito
di recente dal presidente Muhammadu Buhari sia composto quasi esclusivamente da musulmani.
Come musulmani sono, oltre allo stesso Capo di Stato, anche i ministri della Difesa
e dell’Interno e i capi di Stato Maggiore dell’Esercito e dell’Aeronautica. Anche
nel campo dell’educazione – denuncia il presidente del Forum – i posti chiave sono
detenuti da musulmani.
La Nigeria è uno Stato laico
Lo Ncef respinge inoltre una recente dichiarazione
del sultano di Sokoto, Sa'ad Abubakar, una delle più alte autorità dell’islam sunnita
del Paese, secondo la quale la Nigeria non è una nazione laica, ma un’entità multi-religiosa.
In realtà, si sottolinea, la Costituzione nigeriana stabilisce chiaramente che i governi
nazionali e statali della Federazione non possono in alcun modo adottare una religione
come religione di Stato. Le dichiarazioni del sultano Abubakar - osserva la nota
- sembrano piuttosto volere dire che la Nigeria è composta da due religioni l’islam
e il cristianesimo “finché quella musulmana non diventerà de facto e de iure la religione
ufficiale della Nigeria”. (L.Z.)
All the contents on this site are copyrighted ©. |