2016-08-25 13:18:00

Colombia, le speranze dei vescovi per l'accordo governo-Farc


È con speranza che la Conferenza episcopale della Colombia (Cec) guarda all’accordo di pace tra governo e Farc, le Forze armate rivoluzionarie) siglato ieri a L’Avana e che verrà sottoposto a referendum popolare il prossimo 2 ottobre. In una nota diffusa sul loro sito web, i presuli di Bogotà scrivono: “Accogliamo con speranza l’opportunità che si apre ora di porre fine al conflitto armato che ha segnato la storia del nostro Paese per oltre 50 anni”.

Occorre clima di dialogo e di rispetto per costruire la pace  
Ribadendo, poi, la necessità di spiegare l’accordo di pace alla popolazione, “in modo che tutti possano capirne la portata e prepararsi, così, a partecipare consapevolmente al referendum”, i vescovi colombiani esortano i politici, le organizzazioni civili, i mass media e l’intera società a “promuovere una riflessione serena” sulla consultazione popolare, “in un clima di dialogo e di rispetto, sempre animato dall’impegno per la costruzione della pace e in favore del bene del Paese”.

Referendum del 2 ottobre sia libero, responsabile e democratico
In quest’ottica, la Cec invita i cittadini a partecipare al referendum con un voto “responsabile, informato e di coscienza, che esprima liberamente la loro opinione, come esercizio effettivo della democrazia e nel dovuto rispetto della maggioranza”. Tutti i cattolici, inoltre – diocesi, parrocchie, congregazioni religiose, seminari, gruppi e comunità ecclesiali – vengono invitati a “intensificare la preghiera per la pace nel Paese ed a discernere la luce della Parola di Dio nel cammino che porta ad essere operatori di pace”. Un ultimo appello viene rivolto a tutti gli uomini e le donne “di buona volontà”, affinché “raccolgano la sfida di contribuire al superamento di ogni forma di violenza ed a lavorare, uniti, alla costruzione di una Colombia riconciliata ed in pace”.

I punti centrali dell’accordo tra governo e Farc
Tra i punti centrali dell’accordo di L’Avana ci sono il cessate-il-fuoco; la consegna delle armi da parte delle Farc in cambio della loro  trasformazione in un movimento legale, la creazione di una commissione speciale per sostenere la riconciliazione nazionale, il risarcimento per le vittime e l’istituzione di un tribunale speciale per perseguire e punire i responsabili dei crimini commessi durante il conflitto armato. Per essere valido, il referendum del 2 ottobre dovrà raggiungere il quorum del 13% degli aventi diritto al voto. (I.P.) 








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