Cura, attenzione, incoraggiamento, autonomia, alfabetizzazione, nutrizione: sono questi i bisogni primari dei bambini, ricordati da mons. Jorge Lozano, presidente della Commissione episcopale per la Pastorale sociale in Argentina. In vista della Giornata del bambino, che ricorre domenica 21 agosto, il presule ha scritto un editoriale pubblicato dall’agenzia cattolica Aica: nel documento, mons. Lozano sottolinea innanzitutto che “i bambini non sono solo il futuro, ma anche il presente” del Paese. Di qui, l’invito rivolto all’intera società affinché se ne prenda cura.
Insegnare i valori fondamentali
Ma tale cura non deve riguardare solo i bisogni materiali,
bensì anche i valori morali fondamentali, sottolinea il presule argentino, come “imparare
a dire la verità, ad accudire i più deboli, ad ascoltare e dialogare, ad apprezzare
gli sforzi per raggiungere un risultato, ad essere responsabili”. In ambito familiare,
poi, il presidente della Commissione episcopale per la Pastorale sociale esorta a
rafforzare il legame tra nonni e nipoti, perché i primi hanno molto da insegnare ai
secondi.
L’importanza della preghiera e dell’amicizia con Gesù
Non solo: per i bambini, aggiunge mons. Lozano, “è
molto importante costruire e rafforzare i legami con la comunità nel quartiere, a
scuola, in parrocchia, in ambito sportivo”, fino a trasformare “il detto ‘Chi semina
vento, raccoglie tempesta’ in ‘Chi semina tenerezza, raccoglie felicità”. Naturalmente,
nel processo educativo dei bambini non va trascurata la preghiera: “È molto importante
– raccomanda il presule – che i genitori insegnino ai figli la preghiera, prima ancora
del catechismo. L’amicizia con Gesù, infatti, è la cosa migliore che possa capitare
nella vita, perché conoscendo il suo amore incrollabile, camminiamo in modo sicuro”.
Patto educativo tra scuola e famiglia
Poi, il vescovo argentino richiama l’importanza della
collaborazione tra scuola e famiglia nel processo educativo dei minori, soprattutto
per “educarli ad amare”, “a perdonare, a capire”, tenendoli così lontani da “una mentalità
edonista ed individualista”. “L’assenza di adulti – sottolinea ancora mons. Lozano
– genera figli insicuri”.
Non dimenticare i minori vittime di abusi
Ma il pensiero del presule va anche alle sofferenze
dei minori costretti a lavorare, sfruttati sessualmente, vittime di abusi persino
in casa, o schiacciati dalle disuguaglianze sociali: “Prestiamo loro cura ed attenzione
– esorta mons. Lozano – perché il modo in cui li custodiamo manifesta l’amore o il
disprezzo che abbiamo per la vita”. L’appello è rivolto anche ai sacerdoti, ai consacrati
ed ai catechisti che “ogni giorno entrano in contatto con i bambini”: “Ci è stato
affidato un tesoro – ricorda il presule – Chiediamo la grazia di essere responsabili
di tale dono”. Infine, il presule affida i minori alla protezione della Vergine Maria.
(I.P.)
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