2016-08-16 12:15:00

Milwaukee, l'arcivescovo: la violenza non è mai giustificabile


“La rabbia ed il dolore sono certamente comprensibili, ma la violenza non è mai giustificabile come risposta”: scrive così mons. Jerome Listecki, arcivescovo di Milwaukee, negli Stati Uniti, in una nota diffusa dopo le violente proteste scoppiate in città a seguito dell’uccisione di un giovane afroamericano da parte di un poliziotto. Negli scontri sono rimaste ferite otto persone: un ragazzo di 18 anni e sette agenti, e sono stati effettuati 14 arresti. Intanto, dalle ore 22.00, è scattato il coprifuoco per i minorenni.

La protesta è un diritto, la violenza no
Mons. Listecki esprime il suo dolore per l’accaduto, per i disordini, gli incendi ed i saccheggi che hanno devastato la città, in particolare il quartiere di Sherman Parck, “già economicamente in difficoltà”. “Protestare è un diritto per ogni americano – scrive il presule – ma bruciare, sparare contro la legittima autorità e saccheggiare non lo è. E coloro che hanno commesso queste azioni hanno ferito quella comunità i cui interessi sostengono di rappresentare”.

Appello alla pace
Al contrario, spiega l’arcivescovo di Milwaukee, ciò che occorre è “sostenere la famiglia, rilanciare l’economia e contrastare il crimine”, perché questa è “la formula per disinnescare una mentalità” violenta. Di qui, il richiamo del  presule a “risvegliare la fede in Gesù Cristo e nel Vangelo”, fonte “dell’unica vera trasformazione che cambia il cuore e la mente” dell’umanità. Infine, mons. Listecki prega per le famiglie e le forze dell’ordine coinvolte negli scontri e lancia un appello “per la pace nella comunità di Milwaukee e in tutto il mondo”. (I.P.)








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