“Alla fede deve essere consentito di svolgere il suo ruolo nella vita pubblica”: lo scrive Anthony Horan, neo-direttore dell’Ufficio parlamentare cattolico della Scozia. Nominato a fine luglio, Horan si trova ora alla guida dell’organismo incaricato dei rapporti tra la Chiesa cattolica ed il Parlamento scozzese.
La fede contribuisce a sviluppo umano e rinnovamento della società
In una nota pubblicata sul sito web dei vescovi scozzesi,
il neo-direttore evidenzia come, attualmente, sulla stampa e i social media siano
sempre più numerosi “gli appelli a cancellare la religione e la fede dalla vita pubblica”.
Ma “la fede, in sé e di per sé – continua Horan – è importante per lo sviluppo umano
ed il rinnovamento della società, la quale può prosperare meglio se alla fede viene
concessa la libertà di offrire il suo contributo, che è unico”.
Appello alla libertà religiosa
Richiamando, poi, i tanti appelli di Papa Francesco
alla libertà religiosa, Anthony Horan ribadisce che “l’eredità del cristianesimo è
di sostenere le rispettive competenze della sfera spirituale e della sfera temporale”.
A dispetto di quanto si pensi – nota inoltre Horan – “a livello globale, la Chiesa
cattolica continua a crescere. E in Scozia, attualmente, ci sono più seminaristi di
quanti ce ne siano stati negli ultimi dieci anni, così come, tra il 2001 ed il 2011,
è aumentato il numero dei cattolici”.
Impegno della Chiesa cattolica per il bene comune
Guardando, poi, al suo nuovo incarico, Anthony Horan
sottolinea che la sua missione sarà quella di “promuovere la fede cattolica e la Dottrina
sociale della Chiesa in modo da coinvolgere positivamente la società secolare in cui
si vive”. In particolare, il neo-direttore auspica di riuscire a lavorare insieme
ai giovani, “mettendo a frutto le loro energie ed il loro entusiasmo, perché essi
sono il futuro della Chiesa cattolica e del Paese”. Di qui, l’auspicio di incontrare,
quanto prima, “i politici e le parti interessate all’avvio di relazioni positive ed
amichevoli, con l’obiettivo di sviluppare modi per promuovere l’insegnamento della
Chiesa nel contesto politico”, in quanto “la Chiesa cattolica si dedica al bene comune
ed ha a cuore il benessere di tutti”.
Tutelare vita, famiglia, giustizia sociale e Creato
Ricordando, quindi, “l’impegno dei cattolici a testimoniare
Cristo nella vita quotidiana, sia pubblica che privata”, il direttore Horan ribadisce
che lavorerà insieme ai vescovi scozzesi, “alla persone di tutte le fedi ed ai non
credenti”, “rispettando e sostenendo la dignità di ogni persona, in particolare dei
più deboli e vulnerabili; promuovendo il valore della vita umana dal concepimento
e fino alla morta naturale; coltivando la famiglia come cellula fondamentale della
società; sostenendo la giustizia sociale ed economica per tutti e custodendo il Creato,
casa comune dell’umanità”. “La fede può svolgere un ruolo importante nel costruire
la Scozia del futuro – conclude Horan – e per questo deve essere accolta e valorizzata,
senza timori”. (I.P.)
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