Preghiera e solidarietà concreta per le vittime delle bombe atomiche, delle guerre e del terrorismo. È il pensiero che il cardinale Peter Turkson, presidente di Giustizia e pace, esprime in un messaggio scritto in occasione del 71.mo anniversario dello scoppio della bomba atomica su Hiroshima. Nella città giapponese, come ogni anno, una solenne commemorazione ha ricordato la tragedia che causò la morte di 140 mila persone. Il servizio di Alessandro De Carolis:
Le 8.15 del 6 agosto 1945. L’ora passata alla storia della più grave, agghiacciante esplosione bellica: 90 mila persone polverizzate in un istante, le altre morte nei giorni e nei mesi successivi, una città – Hiroshima – rasa al suolo per il 90%.
La commemorazione a Hiroshima
Con la bomba sganciata su Nagasaki il 9 agosto finiva
la Seconda Guerra mondiale e cominciava la corsa di Usa e Urss alla produzione di
ordigni di una potenza mai vista dall’uomo. Alle 8.15 un minuto di silenzio ha preceduto
l’auspicio del sindaco di Hiroshima, Kazumi Matsui, che nel 71.mo dell’atomica, davanti
a 50 mila persone e a rappresentanti di 91 Paesi raccolti nel Parco Memoriale della
Pace, ha detto di sperare invece in “una presenza sempre maggiore dei capi di Stato
di tutto il mondo per contribuire all'abolizione degli arsenali nucleari”.
Turkson: preghiamo per vittime di guerre e terrorismo
Sentimenti condivisi dal cardinale Turkson, nel messaggio
letto dal padre gesuita Michael Czerny, inviato del dicastero vaticano, che ha concelebrato
una Messa nella Cattedrale di Hiroshima. Il presidente di Giustizia e Pace rammenta
le parole di Paolo VI – che proprio il 6 agosto del ’78 si spegneva a Castel Gandolfo
– quando nel novembre del 1965 parlando all’Onu esclamò il celebre: “Non gli uni contro
gli altri, non più, non mai!". Incoraggiati dal Beato Papa Paolo VI, soggiunge il
cardinale Turkson, “preghiamo e agiamo in solidarietà con le vittime delle bombe atomiche
e di tutte le guerre e di tutto il terrorismo nel mondo”.
Riscoprire il perdono nell'Anno Santo
Nell’Anno Santo, e nel giorno in cui la Chiesa celebra
la Trasfigurazione del Signore, la misericordia di Dio, scrive ancora il cardinale
Turkson, possa “ispirarci, insegnarci e guidarci”. E, conclude, “possano le grazie
del perdono, della riconciliazione, della solidarietà e della speranza toccare ogni
persona, ogni comunità di fede e di gruppo sociale che incontriamo”.
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