2016-08-04 19:23:00

Turchia: spiccato un mandato d'arresto per Fethullah Gulen


In Turchia un tribunale di Istanbul ha spiccato un mandato d’arresto per Fethullah Gulen, accusato dal presidente Erdogan di essere la mente del fallito golpe del 15 luglio. L’Unione Europea, intanto, assicura che la Turchia resta candidata all’adesione e chiede ad Ankara di rispettare i valori fondamentali dell’Ue. Elvira Ragosta

Il mandato di cattura nei confronti dell’ex imam Gulen apre la strada alla domanda formale di estradizione di Ankara agli Stati Uniti, dove Gulen vive dall’esilio del 1999. Per il presidente turco Erdogan è lui la mente del fallito golpe del 15 luglio scorso. Dopo gli arresti e i licenziamenti di persone sospettate di vicinanza a Gulen, Erdogan punta a privare dei ricavi finanziari tutte le organizzazioni guidate dall’ex imam e in un discorso dal palazzo presidenziale  aggiunge che scuole, imprese e enti caritatevoli di Gulen sono “covi di terroristi”. Sul versante diplomatico, dopo la richiesta del cancelliere austriaco Kern di sospendere i negoziati di adesione della Turchia, Bruxelles assicura che il Paese mantiene lo status di candidato e sottolinea che Ankara deve rispettare i valori fondamentali dell’Ue. In una nota congiunta l’alto rappresentante Ue Mogherini e il Segretario generale del Consiglio d’Europa Jangland, ribadiscono la condanna per il tentato golpe, ricordano che l’Ue è stata la prima a condannarlo pubblicamente e a difendere le istituzioni legittime in Turchia e concordano sulla necessità che le reazioni di Ankara devono rispettare democrazia, stato di diritto e libertà fondamentali. Interrompere il negoziato per la adesione della Turchia all'Ue sarebbe "un grave errore di politica estera": così il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, in un’intervista alla televisione di Stato tedesca Ard di cui sono stati anticipati stralci alla stampa in Germania. "In questo momento – osserva - dare l'impressione alla Turchia che, quale che sia la situazione, l'Ue non è pronta ad accettarla sarebbe a mio parere un grave errore di politica
estera. Non voglio che passi un messaggio unilaterale di chiusura al negoziato da parte nostra". In ogni caso, nell'intervista che sarà trasmessa domenica in Germania, il presidente della Commissione Ue sottolinea che "allo stato attuale la Turchia non può diventare membro della Ue, specialmente se persegue sulla via della reintroduzione della pena di morte": ove la pena capitale venisse introdotta, rileva Juncker, "avrebbe come conseguenza la immediata rottura dei negoziati".








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