2016-07-31 10:10:00

Prof. Arasa: Gmg "social" grazie a Francesco, leader del web


Quella di Cracovia è stata una Gmg a forte vocazione "social". La presenza sui vari canali del web di informazioni condivise e rilanciate sugli eventi della Giornata ha permesso di avere, come mai in passato, informazioni e impressioni molto apprezzate in particolare da chi non ha potuto parteciparvi. Un fenomeno che spiega il prof. Daniel Arasa, vice decano della facoltà della Comunicazione della Pontificia Università Santa Croce, che con 30 studenti dell'ateneo ha lavorato con l'Ufficio comunicazione della Gmg proprio per la parte riguardante i social network. L'intervista è di Alessandro Gisotti:

R. – E’ un fatto che in questa Gmg ci sia questa nuova realtà, che non c’era – almeno in modo così massiccio – a Rio e senz’altro a Madrid o nelle precedenti Gmg. I giovani di oggi, quindi, oltre a partecipare in modo fisico, nel luogo, quando non possono venire seguono da vicino gli eventi. Fenomeni e app come il Facebook Live, Twitter e tutti gli altri canali permettono a tantissime persone di condividere questi momenti e lo dimostrano i numeri che stiamo vedendo nei diversi account della Gmg.

D. – E’ significativo che anche il Papa è molto presente sui social in questa Gmg, perché non solo pubblica tweet, ma anche foto sul suo nuovo account Instagram @Franciscus. Quindi, il Papa partecipa a questa Gmg social…

R. – Certo, il Papa è soprattutto un leader e un leader anche nella rete. Sono i followers, sono gli stessi fan, le stesse persone che lo seguono in rete, che lo retwittano, girano i suoi messaggi e fanno crescere questa popolarità. Ovviamente non è che il Papa stia tutto il tempo in rete, ma ha una presenza veramente costante nell’ambito digitale.

D. – Può parlarci un po’ dell’esperienza dei ragazzi della Santa Croce, che sono con lei per questo impegno?

R. – Per loro, una trentina di studenti di 13 Paesi diversi, un gruppo quindi internazionale, questa è veramente un’esperienza umana in primo luogo, nell'incontrare persone di tutto il mondo e dei loro stessi Paesi, poi professionale perché c’è una collaborazione molto seria nei diversi dipartimenti: nell’ambito dei social media, nel press office, nella pagina web della Gmg, nel settore fotografico... E senz’altro un’esperienza spirituale: qualsiasi Gmg ha questa componente, indimenticabile perfino per la gente che lavora come professionista.








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