2016-07-29 07:30:00

Merkel: guerra contro l’Is, politica su rifugiati non cambia


Gli attentati compiuti recentemente in Germania non cambiano la politica tedesca sull’accoglienza. Lo ha affermato la cancelliera tedesca Angela Merkel aggiungendo che saranno potenziati i controlli e verrà rafforzato lo “scambio di informazioni” in Europa e con i Paesi nord africani e dell'area del Medio Oriente. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Angela Merkel ha ricordato e condannato, definendole "azioni di terrore islamico”, gli attacchi che hanno scosso il Paese. Lo scorso 19 luglio un 17.enne profugo afghano è stato ucciso dalla polizia dopo aver attaccato a colpi d'ascia e coltello i passeggeri di un treno a Wurzburg. Il 24 luglio un giovane siriano al quale  era stata respinta la richiesta di asilo  è morto in seguito ad un attacco kamikaze compiuto ad Ansbach. A questa scia di violenze che hanno scosso la Germania si aggiunge poi l’attacco, non legato secondo gli inquirenti al terrorismo di matrice islamica,  compiuto il 22 luglio in un centro commerciale di Monaco di Baviera da un 18.enne tedesco di origine iraniana. Sono attacchi che non cambiano la politica tedesca. Il Paese – ha spiegato Angela Merkel – “resta fedele ai suoi principi e darà rifugio a chi lo merita”. La Germania, che ha accolto oltre un milione di rifugiati investendo quasi dieci miliardi di euro, non è in guerra contro l’Islam ma – ha aggiunto – contro il sedicente Stato islamico. La cancelliera tedesca ha annunciato infine nuove misure contro il terrorismo. Tra queste, una maggiore cooperazione tra i sistemi di intelligence europei.








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