Papa Francesco è giunto al campo di sterminio di Birkenau, arrivando in autovettura da Auschwitz, intorno alle 10.30. Il lager è conosciuto anche come Auschwitz II, un’area di 175 ettari dove i nazisti hanno costruito 4 crematori con le camere a gas. Nel 1944, nel lager erano presenti quasi 100 mila prigionieri innocenti, stipati in 300 baracche di legno e mattoni. Il Papa all’entrata del lager si è soffermato a parlare con il direttore del Museo di Auschwitz-Birkenau, quindi a bordo della vettura elettrica ha percorso lentamente la via che costeggia i binari della ferrovia, su cui arrivavano i treni che portavano i deportati ebrei e gli altri prigionieri dei nazisti destinati alla morte.
Il Papa prega davanti al monumento delle vittime dei nazisti
Intorno alle 10 e 40 Papa Francesco è sceso dall’autovettura
e si è recato a piedi al Monumento internazionale a ricordo delle vittime di Auschwitz-Birkenau,
costruito nel 1967 tra le camere a gas 2 e 3 del lager. Davanti al monumento ci sono
le stele commemorative con una scritta in 23 lingue, le lingue parlate dei prigionieri:
“Per sempre lasciate che questo posto sia un grido di disperazione e un avvertimento
per l’umanità, dove i nazisti uccisero circa 1,5 milioni di uomini, donne e bambini,
per lo più ebrei provenienti da vari Paesi d’Europa”. Al monumento sono presenti circa
mille ospiti che hanno lungamente applaudito il Papa al suo arrivo. Il Papa lentamente
è passato a piedi davanti le lapidi commemorative, sostando brevemente dinnanzi ad
ognuna di esse. Quindi, ha deposto una lampada votiva sull’ultima lapide, assieme
a un biglietto.
Francesco incontra 25 Giusti delle Nazioni, il canto del Salmo 130
Il Papa è rimasto in meditazione davanti al monumento,
mentre un rabbino ha intonato in ebraico il Salmo 130, De profundis. Successivamente
il salmo è stato letto in polacco dal parroco di un paese della Polonia dove viveva
una famiglia cattolica che fu sterminata, compresi bambini, per avere ospitato e salvato
ebrei. Al termine della recita del Salmo, il Papa ha incontrato 25 Giusti delle nazioni
con ognuno dei quali si è intrattenuto brevemente. Quindi, il Papa ha nuovamente salutato
il premier e il direttore del museo. Intorno alle 11, Francesco ha lasciato il campo
di Birkenau per raggiungere l’eliporto. (A
cura di Alessandro Gisotti)
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