2016-07-29 07:24:00

Attesa per il Papa nei campi di Auschwitz e Birkenau


Questa mattina il Papa farà visita agli ex campi di concentramento nazista di Auschwitz e Birkenau, dove si raccoglierà in preghiera ed incontrerà alcuni superstiti e "Giusti delle nazioni". Alessandro Gisotti ha intervistato Jadwiga Pinderska-Lech, direttice della Casa Editrice, intitolata ai due capi di stermnio per fare memoria di questa pagina oscura dell'umanità

R. – Devo direi che il silenzio e le lacrime sono gli atteggiamenti che osserviamo ogni giorno qui. Tante persone dicono che qui non è possibile comportarsi in altra maniera; che qualche riflessione viene soltanto dopo, dopo tanti giorni dalla visita; e che la visita qui è veramente così forte che si può soltanto stare in silenzio e, forse, piangere.

D. – Ovviamente ogni giorno vengono anche tantissimi giovani da tutto il mondo. E in questo caso vengono tanti giovani, che poi saranno anche alla Giornata mondiale della Gioventù, che è un evento ovviamente di festa… Però questo passaggio qui ad Auschwitz aiuta anche rispetto a tante cose terribili che anche oggi viviamo in Europa, cose che uno direbbe non dovrebbero mai più succedere. Ma bisogna sempre stare attenti, soprattutto per le nuove generazioni. Può essere anche questo un dono che può fare questa visita del Papa a questi giovani?

R. – Ovviamente sì. Penso che sia anche importante il fatto che tutti i giovani, provenienti da oltre 180 Paesi, si incontrino qui proprio in questo luogo: vedo i gruppi che si mescolano, che fanno amicizia anche qui, sul terreno del campo. Ed è molto, molto importante!

D. – Lei è la responsabile della Casa Editrice di Auschwitz-Birkenau. Cosa rappresenta questo lavoro: le pubblicazione che quindi tengono la memoria viva anche per chi non viene qui o per chi è venuto e poi però vuole mantenere viva questa memoria? Qual è il tipo di impegno che avete voi con questa Casa Editrice?

R. – La nostra Casa Editrice funziona da oltre 50 anni e all’inizio è nata per pubblicare soprattutto la documentazione che teniamo negli archivi e le testimonianze dei sopravvissuti. Adesso pubblichiamo anche tante altre cose che hanno uno scopo educativo e pedagogico. Ovviamente i nostri libri sono indirizzati a chi vuole approfondire la conoscenza della storia del campo di Auschwitz e generalmente della storia della Shoah. Ma abbiamo anche tante pubblicazione dedicate a chi vuole sapere qualcosa o a chi non sa proprio niente. Le nostre pubblicazioni possono essere acquistate qui, all’interno del Museo di Auschwitz; abbiamo anche diverse libreria e una libreria online, dove molto spesso i visitatori italiani – e forse anche la gente che non è venuto mai qui – compra i libri.








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