2016-07-27 14:10:00

Francia. Leader religiosi: più sicurezza in luoghi di culto


In Francia il giorno dopo l’assalto alla chiesa a Saint Etienne di Rouvray,  il Consiglio di Sicurezza e Difesa riunito all’Eliseo decide di impiegare  diecimila militari in più per vigilare sui grandi eventi. Stamattina i rappresentanti religiosi francesi hanno chiesto al Presidente Hollande di rafforzare la sicurezza nei luoghi di culto. Intanto, proseguono le indagini dell’antiterrorismo. La cronaca nel servizio di Elvira Ragosta:

Diecimila militari in più per sorvegliare la vigilanza dei grandi eventi estivi. È quanto deciso nel Consiglio straordinario di sicurezza e difesa riunito oggi all’Eliseo. Secondo il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, non è solo un aumento numerico: diminuiranno gli uomini dispiegati a Parigi per essere spostati in provincia. Si farà  inoltre un maggiore ricorso alla riserva della Gendarmeria, la polizia militare: per integrare le sue fila sono già pervenute richieste di arruolamento volontario da parte di almeno 2.500 giovani. Nella conferenza stampa a margine del Consiglio, Cazeneuve ha aggiunto che sono state impartite direttive per valutare caso per caso le necessità di concerto con i sindaci, delimitando in maniera precisa le rispettive competenze e responsabilità, e autorizzando gli emissari del governo centrale anche ad annullare senza preavviso determinati appuntamenti, qualora "non ne sussistessero le condizioni" in termini di prevenzione. Per quanto rifguarda le operazioni all’estero, il titolare della Difesa, Jean-Yves le Drian, ha confermato per fine settembre il ritorno nel Mediterraneo orientale, dopo nove mesi, della portaerei 'Charles de Gaulle', ammiraglia della Marina, per incrementare la capacità offensive contro le milizie in Siria e Iraq del sedicente Stato islamico che ha rivendicato sia l'attacco di ieri sia quello del 14 luglio a Nizza.

Sempre all’Eliseo, stamattina, il Presidente Francois Hollande ha incontrato gli esponenti francesi delle Chiese cattolica, ortodossa e protestante, insieme ai rappresentanti di islam, ebraismo e buddismo, che hanno chiesto maggiore sicurezza nei luoghi di culto. I fedeli in Francia "non devono lasciarsi trascinare nei giochi politici di Daesh - ha detto l’arcivescovo di Parigi, il card. André Vingt-Trois - la trappola è quella di mettere i figli di una stessa famiglia gli uni contro gli altri".  Il rettore della Grande moschea di Parigi, Dalil Boubakeur, ha definito l’attacco alla chiesa  un “sacrilegio blasfemo contrario a ogni insegnamento della nostra religione”. Intanto, proseguono le indagini sui due killer di padre Hamel uccisi nel blitz delle teste di cuoio francesi. Ieri la polizia ha arrestato un minore, forse legato all'assalitore, di cui non è ancora nota l’identità. Si scava, invece, nella vita di Adel Kermiche, il diciannovenne in libertà vigilata che era stato in carcere per quasi un anno per aver tentato di raggiungere i jihadisti in Siria. Ai media francesi i compagni di liceo raccontano che tutti sapevano della sua radicalizzazione. 








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