2016-07-21 14:19:00

Turchia: sospesa la Convenzione europea dei diritti umani


“Restate in piazza” per “difendere la democrazia”, l’appello lanciato stamane - con un sms al popolo turco - dal presidente Erdogan, che ieri sera ha dichiarato lo stato di emergenza per tre mesi, conferendo poteri straordinari al governo, a sei giorni del fallito golpe. Annunciata anche la sospensione della Convenzione europea dei diritti umani. Moniti giungono da numerosi governi ad Ankara perché non calpesti lo stato di diritto. Il servizio di Roberta Gisotti:

I toni sono accorati, richiamano all’amor patrio e alla difesa della nazione e vendicativi contro i traditori. Erdogan chiede sostegno al popolo turco nella svolta autoritaria, oltre 60 mila le epurazioni di militari, poliziotti, magistrati, avvocati, dipendenti pubblici, giornalisti, insegnanti di scuole e università. Circa 10 mila gli arresti, altri 32 giudici questa mattina. Fortemente intimorita tutta la popolazione dissidente, impedita a lasciare il Paese. Preoccupazione per la repressione in atto hanno espresso ministri degli Esteri tedesco, olandese, canadese, mentre Vienna ha convocato l’ambasciatore turco per chiarimenti. Proteste arrivano da Amnesty international, da organizzazioni della stampa internazionale e della magistratura in Italia. Monito anche dal Consiglio d’Europa. Ma la risposta di Erdogan è: “Per 53 anni abbiamo bussato alle porte dell’Unione Europea e ci hanno lasciato fuori, mentre altri entravano”, come dire ‘ora facciamo a modo nostro’. E se l’Europa unita a Bruxelles tace, anche gli Stati Uniti prendono tempo e ne profitta Erdogan.








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