Non essere ansiosi di condannare gli altri, ma piuttosto trovare “un dono” in ogni persona: questa l’esortazione del card. Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila, nella Messa per la terza Conferenza sulla Nuova evangelizzazione nelle Filippine. L’evento si è concluso domenica scorsa, nella capitale del Paese ed è stato incentrato sul tema della misericordia, in concomitanza con il Giubileo straordinario.
Dio non condanna nessuno, ma cerca la salvezza di tutti
“Bisogna essere attenti – ha sottolineato il porporato – perché le persone che desideriamo
emarginare potrebbero essere un dono di Dio, e i doni non vanno buttati via, bensì
apprezzati”. Quindi, esortando i fedeli ad essere “misericordiosi come Gesù nei confronti
di Giuda”, “la pecora smarrita”, l’arcivescovo di Manila ha ribadito che “c’è speranza
anche in chi ha tradito”, perché “Dio non condanna nessuno, piuttosto cerca la salvezza
di tutti gli uomini”.
Cristiani siano segni di misericordia
In quest’ottica, i cristiani sono stati invitati a “diventare segni non di dannazione,
ma di misericordia e di amore”, per “aiutare coloro che il mondo non considera”. Infine,
il card. Tagle si è soffermato sulla questione dei rifugiati, ribadendo che spesso
tali persone sono vittime di situazioni che non hanno creato, ma che subiscono.
I nove anni per la Nuova Evangelizzazione
Da ricordare che la prima Conferenza delle Filippine sulla nuova evangelizzazione
si è tenuta nell’ottobre 2013, sempre a Manila. Il secondo incontro, invece, si è
svolto nel maggio 2015 a Pasay City. Entrambi gli eventi, così come quello appena
concluso, si inseriscono nell’ambito dei “Nove anni per la Nuova Evangelizzazione”,
promossi dalla Chiesa filippina in vista del quinto centenario dell’evangelizzazione
del Paese, che ricorrerà nel 2021. (I.P.)
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