2016-07-18 14:00:00

Vescovi California: no alla pena di morte, ogni vita è sacra


È un chiaro no alla pena di morte ed un forte appello alla sacralità della vita quello lanciato dai vescovi della California, in una nota diffusa in questi giorni. Nel documento, i presuli manifestano il loro sostegno alla “Proposizione 62” contro la pena capitale, promossa da diversi esponenti: leader religiosi, avvocati penalisti, familiari di vittime, forze dell’ordine e persone condannate ingiustamente. Intitolata “La giustizia che funziona”, l’iniziativa vuole porre fine alla pratica della pena di morte nello Stato, sostituendola, per i colpevoli, con l’ergastolo senza possibilità di condizionale e con l’obbligo di lavorare e di risarcire i familiari delle vittime.

Ogni vita è sacra, innocente o no
“Ogni vita è sacra, sia essa innocente o imperfetta – ribadiscono i presuli – Ognuno di noi ha un valore intrinseco che deriva dall’essere creato ad immagine e somiglianza di Dio ed ognuno di noi ha il dovere di amare l’immagine divina impressa in ogni persona”. Al contempo, i vescovi ribadiscono la loro “ferma determinazione nell’accompagnare e sostenere le vittime” che “patiscono le dolorose conseguenze dei crimini”: “La perdita violenta di una persona cara – affermano i presuli – è come una spada che trafigge il loro cuore”. Ma la loro “angoscia perenne” non viene mitigata “dalla cultura della morte”, anzi: essa porta solo “ad una maggiore violenza in un mondo che ne ha già troppa”.

Investire in programmi di recupero sociale dei criminali
La Chiesa cattolica della California, poi, evidenzia che “i costi elevati dell’attuazione della pena capitale sottraggono risorse a programmi più costruttivi, come quelli per la riabilitazione ed il recupero” sociale dei criminali. Non solo: “La ricerca – sottolineano i presuli – ha ripetutamente dimostrato che la pena di morte viene applicata in modo incoerente, a seconda della razza, dello status economico e dell’area geografica delle persone”.

No alla semplificazione processuale per i reati capitali
Sempre nel mese di novembre, verrà sottoposta a votazione la “Proposizione 66” che mira, invece, ad accelerare i tempi processuali relativi alle esecuzioni capitali in California. Una proposta, naturalmente, alla quale i vescovi californiani si oppongono. “La fretta di semplificare i processi – notano i vescovi – può portare, inevitabilmente, all’esecuzione di persone innocenti”. Di qui, il richiamo al magistero pontificio di Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco che tante volte hanno lanciato appelli per fermare la pena di morte nel mondo.

L’appello di Papa Francesco
In particolare, i presuli ricordano l’Angelus del 21 febbraio 2016, in cui Papa Bergoglio ha detto: “Il comandamento ‘Non uccidere’ ha valore assoluto e riguarda sia l’innocente che il colpevole. Anche il criminale mantiene l’inviolabile diritto alla vita, dono di Dio. Faccio appello alla coscienza dei governanti, affinché si giunga ad un consenso internazionale per l’abolizione della pena di morte. E propongo a quanti tra loro sono cattolici di compiere un gesto coraggioso ed esemplare: che nessuna condanna venga eseguita in questo Anno Santo della Misericordia”.

Abbracciare giustizia e misericordia
​Per questo, la Chiesa della California ricorda che “nel mese di novembre, al termine del Giubileo della misericordia, i californiani hanno l’opportunità, con il loro voto,  di abbracciare sia la giustizia che la misericordia. Li esortiamo, quindi, a supportare la Proposizione 62 e ad opporsi alla Proposizione 66”. (A cura di Isabella Piro)








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