“In spirito di solidarietà, noi, vescovi cattolici della regione Amecea, condanniamo ogni atto di violenza, senza eccezioni. Combattere per qualsiasi motivo è un atto malvagio ingiustificabile”. Lo scrivono i vescovi dell’Amecea, l’organismo che riunisce le Conferenze episcopali dell’Africa orientale, in un comunicato firmato dal presidente dell’organismo, il card. Berhaneyesus D. Souraphiel, arcivescovo di Addis Abeba.
Dolore dei vescovi per le violenze a Juba
Nel testo, diffuso dall’Amecea e ripreso dall'agenzia Fides, i vescovi si dicono “addolorati
per le tragiche conseguenze della violenza che si è scatenata a Juba a partire dalla
sera del 7 luglio, che ha causato più di 100 morti e migliaia di persone innocenti
senzatetto”.
I vescovi invocano il dialogo per arrivare alla pace
Richiamando la Costituzione “Gaudium et Spes” sulla condivisione delle gioie e dei
dolori da parte di tutti i seguaci di Cristo, il testo afferma: “I nostri fratelli
e le nostre sorelle nella Repubblica del Sud Sudan, hanno bisogno del nostro sostegno
per continuare a vivere una vita dignitosa”. Quindi, richiamando la dignità della
persona umana proclamata dalla Sacra Scrittura, concludono: “Siamo incoraggiati da
tutte le voci che hanno invitato alla calma e alla fine dei combattimenti. Aggiungiamo
le nostre voci alle loro e sollecitiamo tutti i militari e i civili ad astenersi da
tutte le azioni che possono infiammare e far degenerare la situazione. il dialogo
pacifico è l’unica via praticabile per arrivare alla fine del conflitto”. (S.L.)
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