2016-07-15 13:15:00

"SconfinaMenti": il cinema si fa dialogo tra le culture


Con gli ultimi due appuntamenti fissati questa sera e il prossimo 22 luglio a Esino-Lario in Lombardia, dove si trova una comunità di richiedenti asilo, termina “SconfinaMenti: Le Culture si incontrano al cinema”, una rassegna cinematografica itinerante che pone il dialogo culturale come indispensabile per sanare l’odio e la violenza che affliggono il mondo e l’Europa, alla luce dei fatti terribili di Nizza. Il servizio di Luca Pellegrini:

E’ iniziata a maggio e ha percorso tutta l’Italia in venti tappe portando il cinema d’autore a contatto con le comunità straniere e i rifugiati presenti sul nostro territorio per aiutarli a confrontarsi con le culture che li ospitano e li accolgono: “SconfinaMenti” è un’iniziativa che è stata occasione di approfondimento e conoscenza, con il fine di promuovere tra generazioni, religioni ed etnie diverse l’incontro e favorire la comprensione dell’attualità, così da sanare l’odio e  la follia che riversa sangue innocente sulle strade, anche d’Europa. Questa rassegna è stata promossa dal COE, il Centro Orientamento Educativo, le cui finalità ci sono spiegate da Simona Barranca, ideatrice del progetto:

R. - Il Centro Orientamento Educativo è un’associazione, una ong onlus, che da più di 50 anni è impegnata in progetti di cooperazione internazionale, in Africa, Asia e America Latina.

D. - Come è nato dunque “SconfinaMenti”?

R. - Il Coe ha semplicemente risposto ad una bellissima call for proposal del Ministero delle attività culturali e dei beni culturali, che si chiama “Migrarti” - il primo, in realtà, nel suo genere - che chiedeva agli enti e alle associazioni della società civile di dare alcune risposte all’attualità che tristemente tutti conosciamo, attraverso l’utilizzo delle forme artistiche. E infatti abbiamo proposto questo progetto che si chiama “Sconfinamenti” e abbiamo fortemente voluto che avesse un carattere nazionale. Ci siamo messi insieme ad altre sette ong, che come noi hanno esperienza nella mediazione interculturale, nell’utilizzo di forme artistiche per la promozione delle culture e abbiamo loro proposto di organizzare delle proiezioni nei loro territori di riferimento, che potessero parlare alle diverse culture attraverso il cinema”.

D. - Che cosa significa dialogo tra le culture attraverso il cinema?  

R. - Il cinema è sempre un linguaggio privilegiato per parlare, a diversi livelli, ad un pubblico molto ampio. E quindi questa è una rassegna che vuole parlare alle culture migranti, ma vuole anche parlare agli italiani che si confrontano con le culture migranti. Ha, dunque, la finalità di instaurare un dialogo che porti poi alla conoscenza, all’approfondimento e soprattutto – una delle finalità – all’abbattimento degli stereotipi. Grazie soprattutto al cinema.








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