“Il governo deve far fronte alle genuine preoccupazioni dei cittadini per evitare il totale collasso dello Stato” affermano i leader cristiani dello Zimbabwe in una dichiarazione congiunta per protestare per le violenze della polizia nei confronti dei manifestanti e per l’arresto di Evan Mawarire. “Questi è un pastore battista che ha invitato la popolazione alla protesta per le drammatiche condizioni sociali ed economiche del Paese.
Il Paese rischia l'esplosione sociale
“Se il governo non ascolta il grido di dolore dei cittadini in sofferenza, le lamentele
potrebbero esplodere presto in disordini civili” afferma il documento, ripreso dall'agenzia
Fides che è stato firmato, per la Chiesa cattolica, dalla Conferenza Episcopale locale. Il
pastore Evan Mawarire era stato arrestato il 12 luglio ed è stato poi rilasciato il
giorno successivo su ordine del tribunale di Harare. Lo sciopero generale del 6 luglio
da lui promosso aveva avuto ampio seguito, ma le manifestazioni successive sono state
contrastate dalle forze di polizia che hanno arrestato circa 300 persone, secondo
Amnesty International.
Denuncia contro le violenze e le brutalità della polizia
Nella loro dichiarazione, i leader cristiani denunciano le violenze e la brutalità
della polizia contro i dimostranti e si dichiarano preoccupati per le intimidazioni
nei confronti di Mawarire e di altri leader della Chiesa “che parlano a favore dei
più deboli”.
Critiche per la corruzione e l'impunità
Il documento critica la politica del 92enne Presidente Robert Mugabe, in particolare
il fallimento delle aziende, in parte o in tutto di proprietà del governo, a causa
“della corruzione rampante e dell’alto livello di irresponsabilità e impunità”. La
massiccia disoccupazione e il mancato pagamento degli stipendi degli statali rischiano
di far implodere il Paese, se non viene ristabilita nei cittadini la fiducia nello
Stato attraverso un vero dialogo, avvertono i leader cristiani.
Gran parte degli abitanti dello Zimbabwe
vive con un dollaro al giorno
A causa dell’iperinflazione, Mugabe ha deciso nel
2009 di abbandonare la moneta nazionale e di usare i dollari americani. Una gran parte
dei 16 milioni di abitanti dello Zimbabwe vive con un dollaro al giorno ed è costretta
a ricorrere ai commerci informali per sopravvivere. (L.M.)
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