2016-07-14 18:38:00

Scontro treni: indagati capistazione. Mattarella promette giustizia


Si terranno sabato prossimo i funerali delle 23 vittime del disastro ferroviario in Puglia, avvenuto la mattina del 12 luglio, nella tratta tra Corato ed Andria. Nel pomeriggio a Bari è giunto il presidente della Repubblica Mattarella per incontrare nel Policlinico della città i familiari e alcuni dei feriti, sono ancora 21 quelli ricoverati negli ospedali pugliesi. Proseguono intanto le indagini per accertare le responsabilità dell’incidente e non si placano le polemiche sui manchevoli sistemi di controllo. Il servizio di Roberta Gisotti

Non ci sono ancora luogo e orario per i funerali sabato delle vittime dei due treni. Si sta cercando di mediare le volontà dei familiari, alcuni dei quali rifiutano esequie pubbliche o di Stato. Sul fronte investigativo sono indagati i due capistazioni di Andria, Vito Picarretta e di Corato, Alessio Porcelli, che saranno interrogati nella questura di Bari. Piccarretta dovrà spiegare perché ha fatto partire il treno da Andria pur non essendo giunti in stazione i due convogli, uno in leggero ritardo,  da Corato. E Porcelli dovrà riferire sui contatti avuti con il collega sul traffico in corso. Si è intanto concluso lo sgombero nell’area dell’incidente, sequestrata e presidiata dalla Polizia ferroviara. Facendo il punto sulle indagini, il procuratore di Trani ha detto: “Parlare di un errore umano è corretto. Ma è assolutamente riduttivo”. I due treni - ricordiamo - viaggiavano su un binario unico, senza sistemi di controllo automatico, che potessero segnalare la presenza di due convogli sulla stessa tratta. Il raddoppio della linea era stato già approvato con fondi europei poi posticipati per ritardi nei permessi locali. Anche su questa mala gestione di un’opera pubblica è stata aperta un’inchiesta.

 








All the contents on this site are copyrighted ©.